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Sparanise – La minoranza attacca l’amministrazione, ma il manifesto “sparisce” rapidamente e misteriosamente

Sparanise – Sono stati affissi per le vie della città ma sono scomparsi in pochissimo tempo. Misteriosamente tutti i manifesti del gruppo di minoranza sono “svaniti” nel nulla. “In questo paese è sempre più difficile esercitare la democrazia” afferma Antonio Merola che ha voluto evidenziare la problematica nata dalla “scomparsa” dei manifesti. Un documento nel quale i consiglieri di minoranza attaccavano il gruppo di maggioranza.

Il documento:
“La Pasqua è passata e sembrerebbe che con essa sia passata la voglia di pace sociale, d’altro canto come si dice “Passata a festa s’è aggarbat’u Sant”. Così dopo la festa del papà, ora si usa anche la Pasqua per scagliarsi contro l’opposizione. Mentre si abusa dell’immagine della propria famiglia, senza risparmiare neanche i figli, e si decanta la “pace sociale”, non si perde occasione per alimentare l’odio, per dividere il popolo in fazioni, per spingere ad una “indignazione” contro le autorità e chi cerca la legalità! Purtroppo per la prima volta nella storia di Sparanise, la nostra città si vede sbattuta sulle pagine dei giornali per l’accostamento a quella montagna di merda che è la Camorra: una Commissione di Accesso, inviata dal Prefetto su mandato del Ministro dell’Interno, si è insediata nel nostro comune per valutare la possibilità di infiltrazioni camorristiche nell’indirizzo politico dell’Amministrazione Comunale. Immediatamente ci siamo messi a disposizione di Prefetto e Commissione d’Accesso per dimostrare la nostra estraneità alle mortificanti accuse mosse alla Città, ma anche per velocizzare il loro mandato nella speranza di ripulire al più presto l’immagine che di Sparanise appare a livello Regionale e finanche Nazionale. Sparanise potrebbe essere commissariata per infiltrazione camorristica, cosa che arrecherebbe alla comunità un danno economico-sociale inimmaginabile!!! Altro che strade e marciapiedi, un commissariamento significherebbe sacrificio da parte di tutti! Mentre noi speriamo che si possa ancora evitare questo grave evento, dobbiamo però interrogarci sulle responsabilità: Di chi la colpa?
Già in campagna elettorale denunciavamo una gestione OPACA della nostra città!!! D’altro canto ogni giorno leggiamo su tutte le testate giornalistiche di assunzioni che avvengano senza alcuna trasparenza, ma “fortuitamente” ricadano sempre sulla cerchia di amici e parenti dell’amministrazione. In campagna elettorale abbiamo dimostrato carte alla mano, di società nate giusto in tempo per ricevere incarichi dall’amministrazione, abbiamo evidenziato della relazione causa-effetto che sembrava legare le assunzioni ad un Consorzio pagato dal nostro Comune e relative candidature. Abbiamo dimostrato che mentre i padri prendevano soldi dal Comune, le figlie si candidavano, finendo per dimettersi dopo aver preso un posto di lavoro nello stesso Comune che dovevano dirigere. Abbiamo parlato di amministratori che improvvisamente accrescevano i propri patrimoni familiari. Pensavate forse che noi vedevamo queste cose e che non le avrebbe, prima o poi, viste l’autorità giudiziaria? Credevate davvero che prima o poi non avreste dovuto rendere conto di queste condotte “opache”?
La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, non certo qualcuno che possa essere tirato per la cravatta dall’opposizione, ha aperto un’indagine che coinvolge mezza provincia e che vede l’aggravante dell’associazione mafiosa. Un’indagine che ha travolto in pieno la nostra amministrazione proprio per i fatti che denunciavamo in campagna elettorale. La trasparenza avrebbe voluto le dimissioni IMMEDIATE degli amministratori coinvolti nonchè le dimissioni (non la farsa dell’autosospensione, non contemplata dal sistema giuridico) del Sindaco, per evitare che la sua personale posizione si rivelasse d’imbarazzo per l’Ente. NULLA E’ ACCADUTO e di tutta risposta, notando ancora il loro modo di fare tutt’altro che trasparente, il Prefetto ha risposto inviando una Commissione d’Accesso. Ora gridano, si sbattono il petto, accusano Procure e Prefetto di essere al soldo dell’opposizione. Ora basta!
Dovete smetterla di raccontare bugie come bambini beccati con le mani nella marmellata e iniziare a comportarvi da uomini e donne responsabili! Abbiamo scelto di non cavalcare il momento, abbiamo scelto di tenerci in disparte, i nostri Consiglieri non stanno partecipando ai Consigli Comunali per non essere strumentalizzati, il nostro gruppo si sta astenendo da commenti perché non possa essere strumentalizzati, ma voi continuate a voler scaricare su di noi le VOSTRE colpe! L’opposizione ha il compito di vigilare, noi lo stiamo facendo, facciamo il nostro dovere! Abbiamo sempre chiesto, anzi preteso, un’unica cosa: TRASPARENZA. L’opposizione si rispetta proprio perché deve vigilare, una posizione scomoda che la rende antipatica, ma NECESSARIA! L’allergia all’opposizione è tipica del NAZISMO così come l’allergia alle regole e la voglia di sostituire la legge con il consenso populista.
Ora fateci la cortesia: smettetela con questa stupida narrazione provincialotta che usa TRENTO per umiliare Sparanise e offendere i suoi cittadini, come se non avessero la capacità oggettiva di giudizio. Evitate ulteriori umiliazioni alla città, DIMETTETEVI!

 

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un commento

  1. Alberto Trasparenza

    “Pensavate forse che noi vedevamo queste cose e che…”
    Allora, prima di cominciare questa ennesima disquisizione, per farci qualche altra risatina, perché com’è possibile riscontrare molte cose erano prevedibili, quasi si trattasse di profezie, si vorrebbe attirare l’attenzione sul riciclaggio. Tanto vociferato è mai attuato. Che fine hanno fatto le compostiere? Come mai chi è venuto a spiegare il funzionamento delle stesse non si più prodidigato, come promesso, affinché funzionassero veramente, e non solo a parole? La politica non ci entusiasma molto, dobbiamo dire la verità, ma certi sprechi o opportunità mancate ci fanno stare peggio di come potremmo stare. Si potrebbe considerare un altro errore irreparabile. Quasi fosse giustificabile per un rappresentante regionale parteggiare per un solo candidato alla massima investitura comunale. Potrebbe trattarsi di una preferenza volta a dissobbligarsi per favori ricevuti. Chi lo sa, tutto potrebbe essere. Un fare piuttosto insolito è stato quello al quale si è dovuto assistere. Un primeggiare senza o quasi alcuna rivalità. La trasparenza, di cui tanto si parla nell’articolo sovrastante, non è stata unicamente azzerata, a contrarietà di quello che si propagandava con tutti i mezzi a disposizione per attuare questo scempio, ma è stata fondamentalmente umiliata. Non si è mai vista una cosa del genere né, ancora peggio, la sua procastinazione malgrado la sua evidente difformità al dettato legislativo. Indurre le persone a ritenere che le cose debbano essere giuste solo perché provenienti da certi politici piuttosto che da altri. Senza nessuna possibilità di smentita. Niente che possa essere contraddetto. Tutto rose e fiori. Però guai a parlarsi di dittatura: siamo in democrazia. Chi è colpa del suo male non si pianga addosso, perché non ne vale la pena. Ormai quello che è fatto è fatto, e indietro non si torna più. Ci si sarebbe dovuto pensare prima a non fare agli altri ciò che non si vorrebbe ricevere. Non dopo che sono state fatte tutte le indagini che era facile ipotizzare avessero luogo è possibile fare certe rimeditazioni. Pensate all’art. 1 della Costituzione la prossima volta, potrebbe essere illuminante. Buona giornata

    Di Alberto Trasparenza