Pignataro Maggiore – “Il procedimento va archiviato, perché gli elementi di conoscenza e valutazione acquisiti – non suscettibili di ulteriori approfondimenti investigativi – non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio. Nel merito, la parte offesa denunciava, all’interno di una sua inchiesta giornalistica, un progetto di partenariato stipulato tra il comune di Pignataro Maggiore e l’Associazione Gruppo Sociale la Felicità, dallo stesso definita come un’associazione legata alla criminalità locale in quanto gestita da alcuni soggetti appartenenti ad un noto clan che da decenni opera nel territorio del suindicato Comune. Orbene, dalle attività di indagine svolte, è da condividere quanto sostenuto dal PM nella richiesta di archiviazione. La condotta posta in essere dall’odierno indagato non è, di per sé, idonea a configurare l’ipotesi di reato di diffamazione a mezzo stampa atteso che il tenore delle frasi da lui pronunciate nel corso di una diretta social, risulta essere privo del carattere della offensività. Tuttalpiù, le stesse sembrano avere una natura prettamente difensiva in quanto proferite proprio a seguito dell’inchiesta giornalistica realizzata dalla parte offese nella quale evidenziava la connivenza tra il Comune di Pignataro Maggiore e la summenzionata associazione senza, tuttavia, la sussistenza di riscontri esterni ed oggettivi che effettivamente corroborassero le dichiarazioni contenute nella suddetta inchiesta. Pertanto, alla luce di quanto suesposto, le frasi adoperate devono considerarsi comunque pertinenti al tema in discussione, in quanto rappresentano una manifestazione del pensiero e di legittima polemica che trascende da gratuiti attacchi personali”.
Questa la motivazione della sentenza con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha ritenuto giusto archiviare il procedimento a carico del sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca. Era stato denunciato da un noto giornalista del paese al quale, secondo l’accusa, Magliocca aveva rivolto frasi offensive e diffamatoria durante una diretta facebook.