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foto di repertorio

Teano – Due anziani in lacrime: lasciateci morire in questa casa. Concessa proroga allo sfratto. Anche la Caritas li rifiuta.

Teano – All’arrivo dell’ufficiale giudiziario e delle forze dell’ordine i due vecchietti sono scoppiati in lacrime, non capivano perché doveva lasciare quella casa. “Ci resta poco da vivere, lasciteci morire qui”, queste le parole che la donna avrebbe più volte ripetuto. Il suo volto piegato dal dolore e dalla vergogna per ciò che stava accadendo. Lui, il marito, non sta bene, le sue condizioni di salute sono delicate. Un caso che sta toccando il cuore di alcuni cittadini sidicini, in particolare della frazione San Marco. Questa mattina davanti all’abitazione dei due vecchietti si è radunata diversa gente, alcuni hanno manifestato disponibilità ad aiutarli, anche mettendo a disposizione, provvisoriamente, una casa. Per fortuna è stata concessa una proroga ai due anziani, ultraottantenni, che questa mattina dovevano essere sfrattati. Una proroga di qualche mese durante la quale bisognerà trovare per loro una sistemazione.

I servizi sociali:
Il commissario prefettizio, Lubrano (che da alcuni mesi guida il municipio sidicino), ha inviato sul posto i servizi sociali che hanno preso in carico la vicenda, nelle prossime settimane cercheranno di collocare i due anziani in adeguata struttura. Tenteranno contestualmente, anche di garantire loro le necessarie entrate per poter vivere degnamente.

La Caritas:
“Non abbiamo alcuna struttura in cui collocare i due signori, ci dispiace”. Sarebbe stata questa, in sintesi, la risposta fornita dalla Caritas all’interlocutore che questa mattina ha telefonato per chiedere aiuto. Una risposta incredibile che si innesta in una vicenda assurda per la sua disumanità (non per colpa della Caritas).

Figli indifferenti:
Nella vicenda appare incredibile l’indifferenza dei figli della coppia che sembrano non riuscire a trovare, tra loro, un accordo per prendersi cura dei propri genitori. Uno dei figli, questa mattina, sollecitato dai servizi sociali e dalle autorità, avrebbe dato una parziale disponibilità ad accogliere i genitori. Ma nulla di certo, pe ora.

Ridotti in misera:
I due ottantenni sono pensionati ma non  vedono un centesimo, non ancora appare chiaro chi incassa le loro pensioni e che uso fa dei soldi. Una situazione che si trascina ormai da molti anni e che sembra essere arrivata al capolinea. I servizi sociali e l’amministrazione comunale di Teano dovranno attuare tutti gli strumenti necessari per ridare dignità ai due anziani.

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