Il 2 aprile è il World Autism Awareness Day, l’obiettivo di questa giornata è migliorare la conoscenza di questo disturbo cercando di sfatare i tanti luoghi comuni e i falsi miti. Il Dsm, ovvero Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder é il compendio di tutti i disturbi mentali e dello sviluppo, la quinta edizione ha cambiato totalmente il modo di intendere e diagnosticare l’autismo. In particolare, il termine “autismo” è stato abolito e sostituito da i “disturbi dello spettro autistico”, che racchiude una serie di patologie: disturbo Autistico, sindrome di Asperger, sindrome di Rett, disturbo disintegrativo della fanciullezza e disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato. Detto ciò, facciamo un pochino di chiarezza su quando bisogna allarmarsi, soprattutto quando notiamo nel bambino i seguenti comportamenti: non risponde se chiamato dopo il primo anno d’età, fugge il contatto visivo o fisico; tende all’isolamento; da risposte non correlate alle domande; esibisce interessi e comportamenti ripetitivi o ossessivi; presenta ritardo nelle capacità linguistiche; mostrare reazioni esagerate per piccoli cambiamenti nella routine; ha difficoltà nel comprendere i sentimenti altrui e nell’esprimere i propri. Per fortuna esistono vari interventi che, specie se messi in atto tempestivamente, possono apportare dei miglioramenti significativi nella qualità della vita del bambino e nello sviluppo della malattia, però bisogna considerare che il cui risultato dipende soprattutto dalla gravità del disturbo e dalla presenza o meno di un ritardo mentale associato all’autismo. La scrittrice Ellen Notbohn, nel suo libro, elenca le 10 cose che ogni bambino con autismo vorrebbe far sapere:
- Io sono un bambino
- I miei sensi non si sincronizzano
- Distingui tra ciò che non voglio fare e non posso fare
- Sono un pensatore concreto. Interpreto il linguaggio letteralmente.
- Fai attenzione a tutti i modi in cui cerco di comunicare
- Fammi vedere! Io ho un pensiero visivo
- Concentrati su ciò che posso fare e non su ciò che non posso fare
- Aiutami nelle interazioni sociali
- Identifica che cos’è che innesca le mie crisi
- Amami incondizionatamente
Ricorda ama il bambino che hai di fronte come faresti con qualsiasi bambino e tieni ben presente che lui ha solo te e solo a te può affidarsi, incoraggia i suoi punti di forza, migliora le sue debolezze, proteggi le sue stranezze, ma soprattutto accettalo, solo così si sentirà amato.