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Carlo Montefusco

Roccamonfina – L’Italia ricostruirà il Teatro di Mariupol, Montefusco: gesto nobile mentre le nostre case popolari crollano e i terremotati sono al freddo

Roccamonfina – L’Italia si è detta pronta a ricostruire il Teatro di Mariupol dopo il bombardamento della Russia. Secco e quantomai centrato il commento del primo cittadino di Roccamonfina: “Encomiabile, nobile, gesto! Dispiace che la stessa attenzione non sia riservata alla ricostruzione delle case, ridotte in macerie, dei terremotati italiani che da anni vivono al freddo, nei container. Così come tanti italiani in povertà che non hanno una casa”.
Il sindaco Di Roccamonfina, Carlo Montefusco, per fortuna, esce dal torpore generale che ha colpito – più del Coronavirus – l’Europa intera, e cerca di riportare tutti alla realtà. Una realtà che tutti sembrano aver dimenticato perché, forse, troppo impegnati in quella gara di finta solidarietà in favore di coloro che fuggono dalla guerra. Come se finora, non ci fossero mai stati profughi, mai guerre. Fino a poche settimana fa tutta l’Europa era indifferente davanti a migliaia di poveracci ammassati ai confini con la Polonia, sotto il fretto, vittime di continue violenze da parte di militari polacchi e bielorussi. Tutto nell’indifferenza generale. Allora nessuno organizzava bus, come mai? Non era abbastanza di moda? Non faceva trend?  Si trattava di profughi di serie B? Dopo l’annuncio del governo italiano che si è detto pronto a ricostruire il teatro di Mariupol, Carlo Montefusco ha scritto: “Encomiabile, nobile, gesto! Dispiace che la stessa attenzione non sia riservata alla ricostruzione delle case, ridotte in macerie, dei terremotati italiani che da anni vivono al freddo, nei container. Così come tanti italiani in povertà che non hanno una casa.  Aiutiamo gli Ucraini con tutta la solidarietà possibile, ma non ignoriamo gli Italiani che patiscono situazioni di disagio, sofferenza e fame”.

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