Recale / Caserta / Grazzanise – L’organizzazione era perfetta ed ha funzionato per diverso tempo, mietendo diverse vittime, tutte con famiglia, tutti con buona disponibilità finanziaria. Il sistema era semplice: una donna adescava le vittime, si appartava con loro e consumava un rapporto sessuale. Il giorno dopo la vittima veniva contattata da un complice che intimava: “Tania ha tuo materiale fotografico e video, se non vuoi che arrivi tutto alla tua famiglia, paga”. Estorsioni alle quali molti hanno ceduto per evitare problemi. Poi sono scattate le denunce e le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha chiuso le indagini su una donna casertana di 54 anni, residente a Recale, ed ha chiesto il processo per lei e per altri 8 uomini che, per suo conto, si recavano dalle vittime per riscuotere l’estorsione. Verso il processo si incamminano indagati di Marcianise, Caserta, Capodrise, San Cipriano, Casal di Principe e Grazzanise. Il più ricattato sembra essere un commerciante che, dopo aver sborsato migliaia di euro, sfinito dalle continue richieste, ha minacciato anche il suicidio.
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foto di repertorio