Sessa Aurunca / Cellole – Coltivazione di droga: 5 verso il processo. C’è anche un ex poliziotto sessano

Sessa Aurunca / Cellole – E’ fissata fra pochi giorni l’udienza preliminare del processo a carico di 5 persone accusate, a vario titolo, di coltivazione di sostanze stupefacenti. Sarà il Giudice Alessia Stadio a valutare la posizione dei cinque indagati per i quali la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere chiede il processo. Tutto parte da una indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca che alcuni mesi fa notificarono, agli interessati, l’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con cui si imponeva il divieto di dimora su tutto il territorio della provincia di Caserta. Fra le quattro persone destinatarie della misura figura anche un ex poliziotto di Sessa Aurunca, per anni in servizio proprio al Commissariato sessano. Si tratta di Aniello Landino, 62 anni, Sovrintendente Capo, ora in pensione. Ci sono poi due imprenditori agricoli, due fratelli originari di Marano (in provincia di Napoli) con attività e proprietà fra Sessa Aurunca e Cellole: si tratta di Simeoli Luigi (46 anni) e Simeoli Giuseppe (48 anni). L’indagine coinvolge anche altre tre persone che risultano indagate a piede libero. Si tratta di Federico Abbate (68 anni) di Cellole; Rosanna Sorrentino (61 anni) di Cellole.
Le sette persone finite nell’inchiesta sono accusate a vario titolo di aver coltivato droga su fondi ubicati nel territorio comunale di Sessa Aurunca, nella zona al confine con la vicina Cellole. Le indagini che sono durate circa due anni hanno anche portato al sequestro di sostanze stupefacenti e di una piantagione con circa 200 piante di marijuana. I carabinieri di Sessa Aurunca, durante la fase di indagine, si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche e tecniche, pedinamenti e appostamenti, riuscendo così ad incastrare i responsabili dei fatti. Fra pochi giorni il giudice deciderà in merito al loro destino processuale.