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a sx l'assassino, Michel Marotta a dx la vittima Maria Tedesco

AMORE MALATO – Uccise la moglie per gelosia con 6 colpi di pistola, l’accusa chiede ergastolo per l’assassino

San Felice a Cancello – Secondo la pubblica accusa l’uccisione di Maria Tedesco, da parte del marito dal quale si stava separando, fu un’autentica esecuzione. Un delitto atroce, pianificato e attuato con freddezza. Il Pubblico Ministero invoca il massimo della pena per Michele Marotta con le aggravanti della crudeltà e dei motivi abietti. L’assassino. Ne esplose ben sei”. È la lunga disamina del Pubblico Ministero Nicola Camerlingo che ha chiesto l’ergastolo per Michele Marotta, l’imbianchino 36enne di San Felice a Cancello accusato dell’omicidio della moglie Maria Tedesco, di 33 anni, avvenuto l’11 novembre 2020 in una stradina sterrata nei pressi di via Castello, in località Cancello Scalo. Per la Procura si trattò di un omicidio spinto dal movente della gelosia in un contesto di violenza domestica che collideva con l’idillio della coppia “perfetta” tanto descritto da amici e familiari. Per spiegare il particolare contesto familiare che face da sfondo all’uxoricidio, il pm ha richiamato due episodi di violenza raccontati dalla vittima al presunto amante, risalenti 3 novembre 2020 e al 19 ottobre 2020. In un messaggio whatsapp del 3 novembre 2020 Maria Tedesco fa riferimento ad una lite avvenuta col marito per via di una foto che la vittima si era rifiutata di fare: “Quella sera mi disse io ti sparo. Quello stava aprendo la fuciliera … presi il telefono per chiamare papà. Quello disse … che fai chiami tuo padre? Mi tolse il telefono dalle mani e mi diede due schiaffoni a mano aperte e io non capii più niente”.

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