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foto di repertorio

Teano – Violenze in carcere, 108 poliziotti sotto processo. Coinvolti anche teanesi. Per la prima volta in Italia contestato il reato di tortura

Teano – Ci sono anche poliziotti vairanesi fra i 108 agenti della penitenziaria finiti sotto processo per le violenze e gli abusi consumati nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Le accuse, a vario titolo, contro gli indagati sono pesanti. Secondo la Procura furono quattro ore di inferno. Sono 108 imputati e uno stuolo di circa duecento avvocati, sistemati in due aule collegate virtualmente: sono i numeri della fase preliminare del processo per le violenze avvenute i 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, che si sta svolgendo davanti al gup Pasquale D’Angelo, in cui sono imputati poliziotti della penitenziaria e funzionari del Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria).  L’aula bunker del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che sorge a fianco al carcere dove sono avvenuti i fatti, ospita uno dei processi più complessi degli ultimi anni, tanto sotto il profilo delle contestazioni – per la prima volta in Italia viene contestato il reato di tortura, introdotto nel 2017, a quasi cinquanta pubblici ufficiali – quanto sotto il profilo organizzativo.
Oltre un centinaio i capi di imputazione raccolti nella richiesta di rinvio a giudizio composta da ben 156 pagine nelle quali sono fotografati fatti e circostanze della cosiddetta mattanza avvenuta nella casa circondariale di santa Maria.
Ecco l’elenco degli indagati:
Salvatore Mezzarano, ispettore coordinatore del Reparto Nilo; Pasquale Colucci, comandante del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti del centro penitenziario di Secondigliano e comandante del gruppo di ‘Supporto agli interventi’; Tiziana Perillo, comandante del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti di Avellino; Nunzia Di Donato, comandante del nucleo operativo ‘Traduzioni e piantonamenti’ di Santa Maria Capua Vetere; Anna Rita Costanzo, commissario capo responsabile del reparto Nilo.
Poi risultano indagati: Gennaro Loffreda, Gaetano Manganelli, Alessandro Biondi, Raffaele Piccolo, Angelo Iadicicco, Pasquale De Filippo, Gabriele Pancaro, Michele Vinciguerra, Fabio Ascione, Oreste Salerno, Felice Savastano, Rosario Merola, Raffaele Piccolo, Giacomo Golluccio, Antonio De Domenico, Giuseppe Crocco, Angelo Bruno, Antonio Fullone, Francesca Acerra, Massimo Oliva, Francesco Merola, Paolo Buro, Gennaro Quisillo, Vincenzo Lombardi, Francesco Vitale, Michele Piscitelli, Domenico Pascariello, Silvio Leonardi, Stanislao Fusco, Carmine Antonio Zampella, Maurizio Soma, Pasquale Rullo, Mario Rigido, Eugenio Calcagno, Giuseppe Gaudiano, Alessio De Simone, Giovanni Guardiano, Maurizio Colurciello, Giuseppe Bortone, Pasquale Merola, Salvatore Di Stasio, Massimo Ciccone, Andrea Pascarella, Clemente Mauro Candiello, Giovanni Di Benedetto, Maria Parenti, Arturo Rubino, Roberta Maietta, Salvatore Parisi, Giuseppe Conforti, Flavio Fattore, Nicola Falluto, Bruno Acaluso, Claudio Di Siero, Domenico Mastroianni, Alfredo Iannotta, Enrico Abategiovanni, Giuseppe Acquaro, Nicola Picone, Marcello Vetrano, Mario D’Ovidio, Salvatore Soma, Angelo Ricciardi, Tommaso Calmo, Gianni Greco, Giovanni De Felice, Angelo Racioppoli, Giovanni Corrado, Domenico Garofalo, Giovanni Saiano, Biagio Braccio, Nicolò Canzonieri, Andrea Barbaro, Raffaele Stellato, Giuseppe Di Monaco, Attilio Della Ratta, Nicola Nuzzo, Franco Pucino, Vittorio Vinciguerra, Bruno Acampora, Guiso Esposito, Francesco Mirra, Crescenzo Carputo, Sergio D’Amico, Marco Tullio, Luigi Di Caprio, Antonio Italiano, Antonio Saldamarco, Stefano Campagnano, Salvatore Pellegrino, Lazzaro Varone, Sandro Parente, Antonio Tortorelli, Giulio Pisano, Marcello Iovino, Luigi Macari, Nicola Nardi, Francesco Antonucci, Pasquale Iannotta, Pasquale Trispellino, Angelo Di Costanzo, Francesco Andreozzi e Giovanni Capuano.
Fra i legali  delle parti, figurano gli avvocati Fabrizio Zarone, Ernesto De Angelis, Giuseppe Stellato, Ciro Balbo, Fracesca Mastracchio e Angelo Raucci.

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