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TORA E PICCILLI – Furti, ladri buongustai sfilano 10 litri di olio extravergine all’ex sindaco del paese

Tora e Piccilli – Non ci può distrarre un attimo. I mariuoli sono sempre in agguato. E non vanno per il sottile. Nemmeno quando il bottino è composto da 10 litri di ottimo olio di oliva, di quello fatto in casa. E’ capitato ieri nel territorio del comune di Tora e Piccilli quando la mano del solito ignoto è riuscita a prelevare una tanica di 10 litri di olio d’oliva – di propria produzione – dall’atrio di casa di Angelo De Simone, ex sindaco del piccolo paese adagiato sul vulcano Roccamonfina e attuale consigliere di minoranza dello stesso municipio. E’ lo stesso De Simone a raccontare la vicenda attraverso un post sociale.
“Ieri sera, tra le 19.30 e le 20.00, qualcuno ha ben pensato di rubare 10 litri d’olio che avevo appena preparato per darle ad un amico. Il “furto” è avvenuto all’interno dell’atrio di casa mia, al Tuoro, e considerando che le lattine erano non visibili dalla strada in quanto messe in un ambiente laterale, significa che chi lo ha fatto era entrato intenzionalmente per rubare qualcosa. Alcune cose, ho imparato, accadono per una serie di casualità: in questo caso il portone aperto (ma per casa de Simone non è una novità), la serata fredda, il lampione stradale ormai spento da tempo, la totale sicurezza che al Tuoro, nella mia casa, mai una cosa del genere potesse succedere.
Ho pensato molto a quanto accaduto. Chiaramente non è il valore di 10 litri d’olio e due lattine a farmi pensare, ma l’atto in se. Se chi ha rubato lo ha fatto per necessità, sicuramente, voglio sperare, non è del posto: ci è stato insegnato a dare a chi ha bisogno e tutti in paese sanno che non è mai stata chiusa la porta in faccia a nessuno. Se chi lo ha fatto per questo motivo, al contrario, è di fuori, mi piacerebbe fargli sapere che certe cosa, nella mia famiglia come in quella di tantissime persone di Tora e Piccilli, basta chiederle. Ma se fosse così, rubare per fame, significherebbe che stiamo vivendo tempi più tristi di quelli che già sappiamo. Se, al contrario, è stata una bravata, un dispetto, un FURTO, allora la situazione è, nella mia ottica, molto più grave, perché significa che la tranquillità tanto decantata dei nostri piccoli centri, la concezione del paese dove tutti si conoscono e ci si da una mano a vicenda, sta andando a morire per essere sostituita dalla “normalità” di un Paese dove bisogna preoccuparsi del prossimo. Tant’è”.

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