Pignataro Maggiore – Trucidarono il figlio di don Vincenzo Lubrano, chiesti 4 ergastoli

Pignataro Maggiore – Dopo circa 20 anni potrebbe arrivare la sentenza di primo grado a carico di esecutori e mandanti dell’omicidio di Raffaele Lubrano, il figlio del capoclan Vincenzo ucciso nel novembre 2002. Nell’ultima udienza del processo incardinato presso il Tribunale di Napoli, il Pubblico Ministero dall’Antimafia ha chiesto la condanna all’ergastolo per i boss dei Casalesi Michele Zagaria, Giuseppe Caterino e Francesco Schiavone, alias Cicciariello, ritenuti i mandanti dell’omicidio. Ergastolo anche per i due specchiettisti del raid Salvatore Nobis ed Antonio Santamaria. Condanna a 8 anni e 4 mesi per i due collaboratori di giustizia Antonio Iovine e Francesco Zagaria, detto Ciccio ‘e Brezza.

Il delitto:
La sera del 14 novembre 2002 Lubrano, dopo aver lasciato il suo studio di via Vittorio Veneto, mentre percorreva la strada a bordo di una Toyota Land Cruiser, diretta verso una zona periferica, veniva dapprima superato da un’Alfa Romeo 164 e poi bloccato nei pressi del Bar Giordano, dove i killer del commando iniziavano ad esplodere diversi colpi d’arma da fuoco. Lubrano, nel disperato tentativo di scampare all’agguato, riuscì ad invertire la marcia, tentando la fuga in direzione del centro abitato. I sicari, quindi, lo raggiunsero e lo finirono mentre tentava la fuga a piedi. Portato a termine l’efferato delitto, gli autori si dileguavano in direzione di Pastorano, abbandonando l’Alfa Romeo 164, risultata rubata ad Aversa il 12 novembre 2002, in località Arianova – nel cuore dell’Agro Caleno – ove veniva successivamente rinvenuta bruciata con all’interno le armi poco prima utilizzate.  Lubrano venne ucciso per vendicare l’omicidio di Emilio Martinelli, fratello del ras dei Casalesi Enrico ucciso da Lubrano ed i suoi sodali.