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Vittorio Civitillo

Piedimonte Matese / Gaeta – Evasione fiscale milionaria, la Procura incastra la Boccardi Immobiliare. Il sindaco Civitillo preoccupato. La sua lettera alla città

Piedimonte Matese / Gaeta – La guardia di Finanza di Formia, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha eseguito un sequestro preventivo ex articolo 321 finalizzato alla confisca di cui all’articolo 12bis decreto legge 74 / 2000 per violazione dell’articolo 4 del citato decreto per complessivi 1.407.000 euro. La società colpita è la Boccardi Immobiliare srl con sede in Piedimonte Matese. Chiaramente c’è anche un procedimento penale che punta l’indice contro diverse figure coinvolte nella intrigatissima vicenda. La Boccardi Immobiliare è una società orbitante nel gruppo Seri. Lo stesso Vittorio Civitillo – attuale sindaco di Piedimonte Matese – è stato amministratore fino al 2013 della Boccardi. Lo stesso Civitillo, in una lunga lettera inviata, nel 2009,  ad una testata giornalistica del litorale, riconosce la proprietà dell’immobile. Ora la Boccardi Immobiliare srl è in liquidazione e il liquidatore è  Vincenzo Bernando, noto professionista di Piedimonte Matese . La proprietà della Boccardi è interamente della società SERIHG srl, con sede legale in Piedimonte Matese, anche essa in liquidazione, con capitale sociale interamente versato pari a 1.900.000 euro. La società SERIHG srl è nata nel 2005 con amministratore unico  Vittorio Civitillo (attuale sindaco di Piedimonte Matese) che resta in carica fino al 2011. La società attualmente ha un capitale attuale di 5.000.000 milioni di euro interamente versato. Nel 2006 la SERI spa diventa socio unico e resta tale fino al 2011. Attualmente la proprietà della SERIHG è della RISANA srl mentre il liquidatore è Bloisi Luciano, professionista del capoluogo matesino.

L’accusa:
I Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del locale Tribunale, con la quale è stato disposto il sequestro di beni nei confronti di una Holding immobiliare, resasi responsabile di un’evasione fiscale per 1,4 milioni di euro. Il controllo economico del territorio aveva consentito di rilevare una compravendita di un ampio terreno sito in Gaeta (ove era ubicata la scuola americana), intercorsa tra due società con sede nel beneventano a seguito della quale la società venditrice ha realizzato una plusvalenza di circa 7 milioni di euro. I verificatori a seguito di mirate ed approfondite indagini, hanno rilevato come la plusvalenza realizzata dalla società venditrice – facente parte di una holding immobiliare e quindi soggetta a tassazione di gruppo (cosidetta tax fiscal unit) – fosse stata comunicata in minima parte (solamente 1/5), e non per intero alla società madre. In tal modo è stato possibile evadere le imposte per 1,4 milioni di euro. Gli elementi raccolti hanno consentito agli operanti di inoltrare una specifica segnalazione alla Procura della Repubblica a carico dei rappresentanti legali delle due società (controllata e controllante) per il delitto di “dichiarazione infedele”. All’esito di ulteriori approfondimenti, la Procura ha avanzato richiesta, accolta dal GIP, di sequestro preventivo dell’ingiusto profitto costituito dall’importo di euro 1,5 milioni.

La lettera di Vittorio Civitillo a Telefree.it (17 ottobre 2008) ha come oggetto il  complesso di via Calegna
Egregio direttore,
sono il proprietario della ex Scuola Nato di Gaeta e mi premeva fare un pò di chiarezza sulla vicenda del plesso di via Calegna di mia proprietà e sul ruolo della società che rappresento. Io ho comprato la società che era proprietaria dell’immobile, che ha destinazione ricordo residenziale perché ricadente in zona B, per realizzare alloggi. Circa due anni fa, prima di avviare l’iter per l’intervento progettato e con il solo scopo di ricevere una morale autorizzazione alla riconversione dell’immobile ( visto che a pochi metri erano in corso i lavori per la realizzazione di una nuova scuola!! ), intervento perfettamente coerente con le previste norme urbanistiche, ho inviato una mail a Comune e Provincia per evidenziare i dettagli del mio progetto, evidenziando che la scuola di mia proprietà era perfettamente in buono stato e dotata di tutti i confort. Pur non avendo avuto alcun contatto precedente ho ricevuto quasi immediatamente riscontri diretti sia dal Presidente della Provincia che dal Sindaco del Comune di Gaeta, che benché sempre, purtroppo, separatamente, mi hanno evidenziato la necessità di valutare attentamente se l’immobile di mia proprietà poteva essere utile al progetto di miglioramento delle scuole di Gaeta. Devo evidenziare, malgrado il mio attuale stato di animo, che sia il Comune che la Provincia hanno immediatamente avviato discussioni interne per valutare tutte le opportunità ed ho avuto riscontri di serietà e professionalità da tutti i miei interlocutori, ai quali rappresentavo continuamente la mia assoluta disponibilità a ridurre i miei profitti alla sola condizione di procedere con assoluta velocità per evitare l’aggravio dei costi finanziari legati alla operazione.
Ad inizio anno, dopo lunghe e faticose trattative, si è giunti alla sottoscrizione di un primo accordo preliminare per la cessione, che avveniva, malgrado il mio assoluto disaccordo, con pagamento parte in denaro e parte con altri immobili in permuta. Dopo mesi di lunghe e faticose formalità burocratiche, che hanno visto fortemente impegnati tutti i funzionari della Provincia, per i ritardi dovuti alle autorizzazioni di terzi e anche per le elezioni provinciali, si è giunti al termine ultimo previsto dall’accordo senza che la complessa procedura fosse terminata. A quel punto, anche alla luce dell’imminente inizio dell’anno scolastico, si è ritenuto di modificare i termini dell’accordo proponendo, all’avvio della nuova trattativa, anche altri immobili in permuta.
Tra le ultime proposte pervenute dal Comune e dalla Provincia, sempre separatamente, mi hanno sottoposto ( pur precisando che ciò andava poi discusso con i consigli Comunali e di Istituto ), al fine di realizzare l’unico plesso scolastico di via Calegna, un immobile sito in via Firenze denominato Maternità. Ho visitato l’immobile ed ho evidenziato che lo stesso era del tutto inadatto allo scopo proprio della mia società, ovvero quello di realizzare operazioni immobiliari quanto meno non in perdita, e che per le verifiche condotte dai miei tecnici era certamente da demolire per poi essere ricostruito ( ma come è possibile realizzare una scuola all’interno di quei locali !!?? ).
Pur nella contrapposizione di interessi ho accettato, previa correzione parziale della proposta, la possibile permuta!.
Dalla apertura dell’anno scolastico in poi ed a seguito, da quanto appreso dal vostro giornale, della mancata consegna del plesso provinciale di via Calegna appena ultimato, ed oggetto del precedente accordo, un incubo. La soluzione, dal mio punto di vista imprenditoriale e senza le distorsioni purtroppo tipiche della politica, è semplice e la propongo a tutti: firmiamo un contratto di comodato d’uso gratuito della scuola fino al 30.03.2010, atteso che la stessa è immediatamente utilizzabile con pochi interventi, e continuiamo, coinvolgendo tutte le parti, la trattativa; laddove non fosse possibile concludere la procedura positivamente entro il 30.03.2010 dal giorno successivo la scuola rientra nelle mie disponibilità e finalmente lasciatemi libero di fare gli interventi che la legge mi consente anche se con 30 mesi di ritardo .
Perché non si riesce a gestire questa difficoltà con soluzioni semplici e non condizionate da ideologie e contrapposizioni politiche?
Chi ha mai tentato di speculare su questa iniziativa??, certo non la mia società che avrebbe potuto già ultimare i lavori e le cessioni degli alloggi ( senza peraltro subire le conseguenze della crisi economica mondiale ) ma credetemi nessun altro soggetto, visto che gli Enti, anche se sempre separatamente, negli incontri tecnici hanno sempre mostrato serietà e professionalità…….con un unico grande problema… quello di non riuscire a riunire intorno ad un tavolo i soggetti coinvolti per assumere decisioni di concerto senza i tatticismi propri della politica.
Non mi sento di accusare nessuno per queste mancanze, le istituzioni sono sempre state corrette nella gestione dei rapporti con la mia società, ma è giunta ormai l’ora di prendere decisioni di concerto tra i due Enti e che nessuno dei due può assumere autonomamente senza l’autorizzazione dell’altro.
Egregio Direttore,
chiedo a Lei ed al suo giornale un intervento per consentire alle parti di riunirsi attorno ad un tavolo, chiedo a Lei di dirmi se non sia semplice, corretta e immediata la soluzione da me proposta e se la stessa urta qualche interesse politico e/o ideologico che non riesco a comprendere.
La mia società, con sede in Piedimonte Matese (CE), alle pendici del Monte del Matese, appartiene ad un gruppo che opera a livello internazionale nel settore industriale, con oltre 150 dipendenti e 60 milioni di fatturato, ha deciso, pentendosi amaramente, di avventurarsi in questa operazione solo perché tutta la mia famiglia è indissolubilmente legata al territorio di Gaeta e Formia, luoghi splendidi dove da decenni veniamo in villeggiatura.
Mi aiuti, senza polemiche verso gli Enti coinvolti perché inutili e soprattutto perché coinvolgerebbero persone che ritengo corrette e serie, a interpretare la difficoltà di applicare nel pubblico le semplici e chiare regole del mondo imprenditoriale, prima tra tutte risolvere i problemi velocemente.
Ho parenti a Gaeta, anche con figli che frequentano il liceo, perché sono ridotti nello stato pietoso in cui si trovano e soprattutto perché ho dovuto ascoltare, presente in incognito a qualche assemblea, che non doveva essere perseguito l’obbiettivo del riutilizzo della ex scuola Nato perché sicuramente c’era qualche speculazione ( sic!! ) immobiliare in atto??  
Ringraziandola per la pazienza e la disponibilità colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

Gruppo SE.R.I. S.p.A.
Boccardi Immobiliare Srl
L’amministratore
Ing. Vittorio Civitillo

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