Sparanise / Pignataro Maggiore – Scandalo all’Ambito C09, chiuso il “Gruppo di Civile Convivenza”: utenti in strada. Sanges ricorre al Tar

Sparanise / Pignataro Maggiore – In data 17 dicembre alle ore 22e40 il coordinatore d’Ambito Territoriale di Sparanise C09 inviava una Pec in cui comunicava la chiusura del gruppo di civile convivenza per incompletezza documentale nella Scia presentata quasi due anni fa presso il suddetto ambito. A tal proposito essendo stati consegnati più volte via pec i documenti, che a loro dire risulterebbero mancanti, la Apeiron Cooperativa, ha provveduto in data odierna 20/12/2021 a presentare Ricorso al TAR (in allegato) per chiedere la sospensione immediata. Il ricorso al Tar si è reso necessario in virtù di un provvedimento di diniego assolutamente arbitrario e infondato. Preme sottolineare, ancora una volta che la Scia per l’autorizzazione del servizio Ptri in BDS è stata presentata presso l’ambito territoriale in data 07/09/2020 e che la procedura si sarebbe dovuta esperire in 60 giorni così come previsto dallo stesso regolamento dell’ambito territoriale. Dopo quasi un anno la Apeiron Coop. Soc. tenta invano di interloquire con un ambito territoriale, sordo e disattento, per completare le procedure di autorizzazione del gruppo di civile convivenza presso il Bene Confiscato Villa Imposimato sito nel Comune di Pignataro, successivamente sono intercorse diverse comunicazione via Pec e consegne a mano degli stessi documenti (9 volte in 1 anno). Per poi ricevere Venerdì notte il provvedimento di chiusura immediata dell’attività (stranamente 72 ore prima del rinnovo di due PTRI, costringendoci ad un immane lavoro nel week end per presentare ricorso al Tar). Ci chiediamo il motivo di questo ostruzionismo e arbitrarietà che ci nega la possibilità di fare serenamente il nostro lavoro, cioè di costruire percorsi di autonomia e rivendicazione di diritti di persone con fragilità psichiche. Con grande rammarico, rabbia desolazione e sconforto scriviamo questa nota per esprimere la forte indignazione verso una istituzione pubblica che invece di tutelare la vita delle persone preferisce intentare una sconcertante caccia alle streghe che mette in discussione il lavoro e l’impegno quotidiano di lavoratori che con passione e dignità mettono in campo professionalità e dedizione.  E, come se non bastasse tutto il marcio che sta emergendo nell’affidamento di servizi sociali, ambiti etc, ci si arroga il diritto di interrompere senza alcuna giuridica motivazione un’attività così delicata senza farsi carico assolutamente di nulla. Ci chiediamo se questi sono i percorsi che le cosiddette “BUONE” amministrazioni sanno mettere in atto, se questi sono i percorsi di Legalità, di giustizia sociale, di “affidamenti” di servizi nella trasparenza e tutela degli utenti, spesso ultimo anello del carro che pagano il prezzo più alto all’interno di un sistema, purtroppo, che attualmente, in questo territorio, conta indagati tra rappresentanti legali di società, dipendenti comunali, dirigenti tecnici, sindaci e società assistenziali tutti finiti nel mirino della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Direzione Distrettuale Antimafia. Ci chiediamo ancora se a questo punto dobbiamo iniziare a supporre una unica regia in quanto siamo allo stesso tempo letteralmente stalkerizzati da un inesistente comitato anticamorra che si alterna a comitato antimafia che da qualche anno invia missive anonime a tutti i nostri interlocutori pubblici e privati. E ancora oltre 6 furti negli ultimi due anni su beni confiscati per un danno complessivo di oltre 80 mila Euro. Purtroppo tutti questi eventi ci pongono una serie di interrogativi importanti ai quali attendiamo risposta. Per questo e per ribadire con forza e determinazione che non ci facciamo piegare da chicchessia che rappresenta un sistema malato, metteremo in campo tutte le nostre forze e la rete di quella comunità che ha deciso di stare dalla parte sana della società. Per questi motivi, ci preme, nell’immediato mettere a conoscenza tutti i soggetti coinvolti delle continue azioni che intraprende la Cooperativa Apeiron anche e soprattutto a tutela dei lavoratori e degli utenti.  (nota di Emiliano Sanges, presidente Apeiron Cooperativa Sociale)

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