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TEANO – Museo e teatro romano, le ali (mai spiegate) del rilancio turistico ed economico della città

TEANO –  Nonostante la notorietà e la enorme ricchezza di reperti, unici in molti casi, il museo sidicino non decolla.  Sorte ancora peggiore per il magnifico Teatro romano . Un vero peccato se si considera l’enorme potenzialità che le due strutture offrono per lo sviluppo turistico – e quindi economico – del territorio teanese. Il museo è situato nel meraviglioso palazzo antico nominato “Loggione”, che rappresenta già, da solo, una vera rarità essendo il palazzo angioino più a nord di Napoli. Vasi, statue, decorazioni, gioielli, tombe, ceramiche e tantissime altre bellezze fanno del museo teanese un punto unico di tutta la zona. Un museo, al cui confronto, impallidiscono tanti altri, magari più rinomati ma sicuramente meno ricchi. Infatti, il museo rende subito chiara l’importanza del posto e l’originalità della civiltà sidicina. Questo, sopratutto, nell’età precedente all’influenza di Roma.  I sidicini di distinguono da tutti gli altri popoli che li circondano, dagli aurunci e dai sanniti. La fortuna dei sidicini  antichi scaturiva dalla posizione strategica occupata che li collocava al centro di molti cambi commerciali.  Teano rappresenta  un laboratorio ideale per lo scavo e la valorizzazione delle antichità. E’ questa la caratteristica che lo differisce da tutti gli altri centri archeologici della nostra Provincia.  Tutta l’archeologia sidicina offre al visitatore la possibilità di “gustare” e apprezzare le testimonianze di una storia che lo hanno visto artefice principale. Una storia fatta con le mani dei propri cittadini. La testimonianza che la storia ci conserva indica, nei sidicini, un popolo che non si è mai stato assoggettato a nessuno, che non ha mai perso le proprie tradizioni.

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