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Conca della Campania / Vairano Patenora – Rubarono 200mila euro di castagne nell’azienda in cui lavoravano: i testimoni confermano le accuse

Conca della Campania / Vairano Patenora – E’ stata una udienza importate, quella che si è svolta pochi giorni fa, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito del processo a carico di un operaio  e di altre due persone accusate di aver rubato merce nell’azienda nella quale lavoravano. Sono stati ascoltati alcuni carabinieri, all’epoca dei fatti in servizio presso la stazione di Roccamonfina, che hanno ricostruito l’intera indagine confermando, in sostanza, tutte le accuse contro gli imputati. Una ricostruzione dei fatti molto dettagliata e precisa. Il giudice al termine ha fissato la prossima udienza per il mese di marzo 2022. Nella costituzione di parte civile la cooperativa Conca ha chiesto il risarcimento dei danni valutati in 200 mila euro.

L’accusa:
Avrebbero rubato circa 200mila di castagne all’azienda in cui lavoravano. Furti costanti avvenuti nel tempo e facilitati dal rapporto di fiducia con i titolari. Furono le telecamere a circuito chiuso a risolvere il mistero. Grossi quantitativi di castagne rubate e rivendute a commercianti della zona che, probabilmente, non facevano tante domande sulla provenienza del prodotto. I responsabili di quei fatti vennero arrestati, in flagranza di reato, nel dicembre del 2016 e successivamente condannati. Le indagini hanno però evidenziato altri episodi precedenti che ora hanno generato un altro procedimento finito, pochi giorni fa, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il processo bis è nei confronti di Filippo Cubellotti, assistito dall’avvocato Vincenzo Cortellessa, e  Angelo Migliozzi assistito dall’avvocato Leopoldo Zanni; e Mario Bernardino Cubellotti, assistito dall’avvocato Panaccione.
La costituzione di parte civile è stata confermata dall’attuale amministratore della società, Giuseppina Santaniello, per la cooperativa Conca, difesa dall’avvocato Francesca Mastracchio. Una sostituzione resasi necessaria dopo il prematuro decesso di Tommaso Scalera.
Per Migliozzi e Cubellotti Filippo il processo ha subito – già un anno fa – uno stralcio per un vizio procedurale, omessa notifica, e si procederà separatamente per la contestata ricettazione di 80 quintali di castagne. E’ stata respinta la richiesta avanzata dal difensore di Cubellotti Mario Bernardino che ha invocato la declaratoria di ne bis in idem (locuzione latina che tradotta alla lettera significa «non due volte per la medesima cosa»).
Il giudice Maione ha dato ragione all’avvocato Mastracchio perché diversi, nel tempo, erano gli episodi di furto aggravato posti in essere ai danni della cooperativa Conca ed oggetto delle due diverse imputazioni. Quindi questo troncone del processo proseguirà solo per lui che ha già riportato una condanna ad un anno e 4 mesi per l’episodio avvenuto il 02 dicembre del 2016, quando venne tratto in arresto. Vi è dunque rischio di una nuova condanna per il Cubellotti Mario Bernardino.

 

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