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ALIFE – Servizi sociali e Camorra, ecco le accuse contro Fappiano

ALIFE – L’indagine condotta dall’Antimafia sugli appalti negli Ambiti Sociali di alcuni comuni del casertano, arriva anche nel Matese. Giulio Fappiano, originario di Piedimonte Matese, ma da tempo residente ad Alife, è accusato di favoreggiamento e danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità, tutto aggravato dall’associazione mafiosa. Secondo le accuse mosse in questa prima fase dell’indagine avrebbe violato gli articoli 378, 635 e 416 bis 1 comma del codice penale per fatti commessi fra maggio e novembre del 2019; fatti commessi nelle provincie di Napoli, Caserta e Casagiove.
Insieme ad altre 19 persone è coinvolto nell’inchiesta, accusati a vario titolo per corruzione, turbativa d’asta, concussione, intestazione fittizia, emissione di fatture false per operazioni inesistenti aggravati dall’agevolazione. Sulla vicenda pesa prepotentemente l’ombra dei casalesi attraverso il coinvolgimento di Eufrasia Del Vecchio detta ‘Esia’ – sorella di Carlino Del Vecchio affiliato al clan dei Casalesi – commercialista, risultata essere la vera mente delle cooperative facenti capo alla sua famiglia storicamente legata al clan dei Casalesi. Dalle prime risultanze è emersa una presenza massiccia di operatori socio-scolastici-assistenziali per minori costituiti, finanziati e diretti in modo consolidato e costante nel corso degli ultimi 20 anni da un ramo della famiglia Del Vecchio. Sono stati notificati 20 avvisi di garanzia ad Eufrasia Del Vecchio, il sindaco di Sparanise Salvatore Martiello, Luca Borrelli, Gennaro Bortone, Tommaso Capezzuto, Pasquale Capriglione, Carlo D’Angelo, Orlando Diana, Giulio Fappiano, Sofia Flauto, Ilaria Iorio, Alessandra Iroso, Vincenzo Nespoli Luigi Lagravanese, Marcella Lancia, Stanislao Natale, Luana Picazio, Maria Giovanna Sparago, Maurizio Zippo.

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