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CORONAVIRUS – Allarme contagio in Campania: 1.150 positivi e nove decessi (4 a Caserta). Allarmante il quadro Nazionale

Caserta – In Campania, ieri secondo i dati forniti dall’Asl sono 1.150 i casi positivi al Covid, nelle ultime 24 ore in Campania, su 36.513 test esaminati.  Cala il tasso di contagio che passa da 4,76% – come solitamente accade dopo il fine settimana, quando diminuiscono i test, aumenta l’indice – a 3,14%. Otto i decessi nelle ultime 48 ore; 1 deceduto in precedenza ma registrato ieri. Negli ospedali restano stabili i ricoveri in terapia intensiva (22, +1 rispetto a ieri), e anche in degenza (342, +1 rispetto a ieri).
Una situazione che si complica a livello Nazionale; sono 15.756 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sono invece 99 le vittime in un giorno, in precedenza erano state 92. Sono 240.894 gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, 5.059 in più nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 5.134.318, i morti 134.386. I dimessi e i guariti sono invece 4.759.038, con un incremento di 10.584 rispetto a ieri.
A livello Nazionale, ieri, sono stati 695.136 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 301.560. Il tasso di positività è al 2,27%%, in calo rispetto al 3,1% di ieri. Sono invece 776 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 33 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 89. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 6.078, ovvero 199 in più rispetto a ieri.
Attualmente in Italia ci sono 11 sequenze di variante Omicron, altre sono sospette, e colpiscono piu’ regioni’, ovvero Calabria, Campania, Sardegna, Veneto e provincia di Bolzano. ‘Riguardano casi di persone che avevano transitato in Sud Africa o loro contatti stretti ‘. In generale, l’epidemia è in espansione, con l’Rt a 1,2 e un’incidenza in aumento a 173 casi ogni 100 mila persone tra il 29 novembre e il 6 dicembre e una “forte corrispondenza” tra la diffusione e la popolazione non vaccinata. Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in un’audizione in Commissione Affari Costituzionali del Senato sugli “Obblighi vaccinali e rafforzamento certificazioni verdi Covid-19”.
I NON VACCINATI –“La popolazione sopra i 12 anni vede ancora 6 milioni e 570mila persone che non hanno iniziato nessun ciclo vaccinale, molti sono in età lavorativa tra 30 e 60 anni, sottolinea.
LE TERZE DOSI – Tolti i ragazzi sotto i 30 anni, le coperture più basse sono nella fascia 30-49 anni, che è anche quella caratterizzata da maggior circolazione. Il dato positivo è che negli ultra80 sta crescendo in modo significativo la somministrazione della terza dose. Siamo arrivati al 57% in base ai dati di ieri sera”, è un piccolo messaggio di speranza del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).

 

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