Teano / Arce – Una udienza favorevole agli imputati, quella che si è svolta pochi giorni fa, presso il Tribunale di Cassino, nell’ambito del processo per la morte della giovane Serena Mollicone. Nel corso dell’udienza è stato ascoltato il maresciallo del Ris che ha effettuato il rilevamento delle impronte digitali. Il militare ha confermato che non è stata trovata traccia di nessuno degli imputati. Per il consulente della Procura – Ernesto D’Aloja – Serena Mollicone è stata sbattuta contro una porta e non ha avuto modo di difendersi dal suo assassino. Dagli esami sul corpo di Serena sono emerse ecchimosi solo sul lato contro il quale ha sbattuto la testa. Non ha provato a difendersi tanto è stata repentina la sua morte. Il medico legale, che non ha saputo dare una spiegazione alla sparizione degli organi appartenuti alla donna ed avvenuta nel corso degli anni, ha poi spiegato che Serena Mollicone è deceduta nel primo pomeriggio di venerdì primo giugno 2001. Sotto processo per la morte della giovane ci sono cinque persone, tra cui il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, suo figlio Marco e sua moglie Annamaria, tutti di Teano.
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