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foto di repertorio

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Torture in carcere, 108 poliziotti penitenziari verso il processo

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La Procura di Santa Maria Capua Vetere per la vicenda delle violenze in carcere ai danni dei detenuti ha chiesto il rinvio a giudizio per 108 tra agenti e funzionari dell’amministrazione penitenziaria. Per 12 indagati ha chiesto l’archiviazione ma è probabile che ai 12 venga comunque notificato un decreto penale di condanna a pena pecuniaria per non aver, in qualità di pubblici ufficiali, denunciato quello che stava accadendo in carcere. L’udienza preliminare si terrà mercoledì 15 dicembre alle ore 9e30, si svolgerà nell’aula bunker del carcere di santa Maria con il GIP, Pasquale D’Angelo al quale i pubblici ministeri hanno richiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Oltre un centinaio i capi di imputazione raccolti nella richiesta di rinvio a giudizio composta da ben 156 pagine nelle quali sono fotografati fatti e circostanze della cosiddetta mattanza avvenuta nella casa circondariale di santa Maria.  Sono 108 gli indagati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per le violenze sui detenuti tra agenti della Penitenziaria, quasi tutti in servizio nel carcere sammaritano il 6 aprile 2020, e funzionari dell’amministrazione penitenziaria. Rispetto alla chiusura delle indagini, la Procura ha archiviato la posizione di altri 12 indagati che erano stato coinvolti in un primo momento.
Ecco l’elenco degli indagati che saranno davanti al Giudice per l’udienza Preliminare il prossimo 15 dicembre 2021:
Salvatore Mezzarano, ispettore coordinatore del Reparto Nilo; Pasquale Colucci, comandante del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti del centro penitenziario di Secondigliano e comandante del gruppo di ‘Supporto agli interventi’; Tiziana Perillo, comandante del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti di Avellino; Nunzia Di Donato, comandante del nucleo operativo ‘Traduzioni e piantonamenti’ di Santa Maria Capua Vetere; Anna Rita Costanzo, commissario capo responsabile del reparto Nilo.
Poi risultano indagati: Gennaro Loffreda, Gaetano Manganelli, Alessandro Biondi, Raffaele Piccolo, Angelo Iadicicco, Pasquale De Filippo, Gabriele Pancaro, Michele Vinciguerra, Fabio Ascione, Oreste Salerno, Felice Savastano, Rosario Merola, Raffaele Piccolo, Giacomo Golluccio, Antonio De Domenico, Giuseppe Crocco, Angelo Bruno, Antonio Fullone, Francesca Acerra, Massimo Oliva, Francesco Merola, Paolo Buro, Gennaro Quisillo, Vincenzo Lombardi, Francesco Vitale, Michele Piscitelli, Domenico Pascariello, Silvio Leonardi, Stanislao Fusco, Carmine Antonio Zampella, Maurizio Soma, Pasquale Rullo, Mario Rigido, Eugenio Calcagno, Giuseppe Gaudiano, Alessio De Simone, Giovanni Guardiano, Maurizio Colurciello, Giuseppe Bortone, Pasquale Merola, Salvatore Di Stasio, Massimo Ciccone, Andrea Pascarella, Clemente Mauro Candiello, Giovanni Di Benedetto, Maria Parenti, Arturo Rubino, Roberta Maietta, Salvatore Parisi, Giuseppe Conforti, Flavio Fattore, Nicola Falluto, Bruno Acaluso, Claudio Di Siero, Domenico Mastroianni, Alfredo Iannotta, Enrico Abategiovanni, Giuseppe Acquaro, Nicola Picone, Marcello Vetrano, Mario D’Ovidio, Salvatore Soma, Angelo Ricciardi, Tommaso Calmo, Gianni Greco, Giovanni De Felice, Angelo Racioppoli, Giovanni Corrado, Domenico Garofalo, Giovanni Saiano, Biagio Braccio, Nicolò Canzonieri, Andrea Barbaro, Raffaele Stellato, Giuseppe Di Monaco, Attilio Della Ratta, Nicola Nuzzo, Franco Pucino, Vittorio Vinciguerra, Bruno Acampora, Guiso Esposito, Francesco Mirra, Crescenzo Carputo, Sergio D’Amico, Marco Tullio, Luigi Di Caprio, Antonio Italiano, Antonio Saldamarco, Stefano Campagnano, Salvatore Pellegrino, Lazzaro Varone, Sandro Parente, Antonio Tortorelli, Giulio Pisano, Marcello Iovino, Luigi Macari, Nicola Nardi, Francesco Antonucci, Pasquale Iannotta, Pasquale Trispellino, Angelo Di Costanzo, Francesco Andreozzi e Giovanni Capuano.

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