Pontelatone / Caserta – Il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso sentenza di primo grado nel processo a carico di Angelo Miccichè, 51enne residente a Caserta. La pena inflitta è di 7 anni e 8 mesi di reclusione. La difesa dell’imputato ha annunciato di volere ricorrere in appello contro la sentenza odierna. Miccichè, all’epoca dei fatti, svolgeva l’attività di istruttore nel maneggio “La Fenice” – maneggio ubicato nel comune di Pontelatone e di proprietà della consorte dell’uomo. Il giudice ha anche riconosciuto una provvisionale da 10mila euro nei confronti di una delle vittime che ha subito uno degli abusi più gravi. Secondo la ricostruzione della Procura – che aveva invocato la condanna a 11 anni di reclusione – il 51enne avrebbe utilizzato la propria autorità per costringere allievi, sia maschi sia femmine, a subire atti sessuali e non solo. Agli atti dell’inchiesta ci sono anche chat erotiche in cui chiedeva foto di nudo attraverso whatsapp. Circostanze che sono state confermate in sede di incidente probatorio dagli allievi che hanno raccontato agli inquirenti gli orrori subiti. Le vittime si sono costituite parte civile con gli avvocati Mauro Iodice, Marianna Febbraio e Mariano Omarto mentre il maestro di equitazione è difeso dall’avvocato Francesco Carozza.
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