CASTEL VOLTURNO – Il pm chiedeva l’arresto per l’ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale dopo il ritrovamento di moglie e figlia sepolte nel villino. Domenico Belmonte resta in libertà. Lo ha deciso la Cassazione, rigettando il ricorso del pm che chiedeva l’arresto dell’ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale, oggi in pensione e indagato per il duplice omicidio della moglie Elisabetta Grande e della figlia Maria Belmonte. I resti delle due donne, scomparse nel luglio del 2004 e ritrovate cadavere dalla polizia il 12 novembre scorso nella loro villa di Castel Volturno. IL RICORSO E L’IPOTESI DEL SUICIDIO – Il ricorso rigettato ieri, lunedì, in serata, dalla Corte di Cassazione era stato presentato il 4 gennaio scorso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Ad aprile però la difesa di Belmonte aveva incassato un successo fondamentale dopo la perizia dell’anatomopatologo Francesco Introna che dopo aver analizzato i corpi delle due donne aveva avanzato l’ipotesi di un «duplice suicidio». Sulle loro ossa, infatti, Introna non aveva riscontrato nessuna traccia di violenza mentre accanto vi erano i residui di un farmaco per combattere l’insonnia, il Minias.
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