Gli italiani sono sempre più propensi al risparmio: complice la difficile situazione economica che si è andata a innescare nel quadro della pandemia, risparmiare è diventato quasi una priorità, un obiettivo, tuttavia, non del tutto difficile da raggiungere.
Esistono vari meccanismi che permettono di risparmiare, quando si acquista un prodotto o un servizio: questi spaziano dagli sconti (il classico dei classici, si potrebbe dire), a trovate di diverso tipo, quasi coupon e – novità tanto in voga negli ultimi tempi – il cashback.
Acquistare su groupon: risparmiare e non solo
Partendo dal cashback, con questa espressione inglese si indica il ritorno di “soldi indietro”: questo già aiuta a capire il funzionamento del nuovo meccanismo messo in piedi per far risparmiare gli acquirenti. Gli store (siano essi fisici o virtuali) restituiscono al cliente una parte della somma versata per i loro acquisti, garantendo dunque una nuova forma di risparmio. La combinazione di sconti e cashkabk su groupon rende particolarmente evidente il vantaggio, che si traduce, in percentuale, in restituzioni più alte man mano che si alza il tetto di spesa.
Partecipare a una simile campagna di restituzione, in breve, permette al compratore di continuare a meglio investire nei prodotti e nei servizi da sempre oggetto del suo interesse, con la certezza (se lo store mette a disposizione il programma di cashback) di vedersi tornare indietro parte della spesa fatta. Le percentuali variano sicuramente da store a store, ma possono spingersi fino anche al 30%, senza considerare poi l’intreccio tra questa restituzione e il risparmio ottenuto con altre forme di sconto.
Risparmiare con i coupon e i codici sconto
Tra le altre possibilità di risparmio, infatti, si possono citare i codici sconto (detti anche coupon o voucher): questi sono codici alfanumerici (dunque composti da lettere e numeri) che, inseriti in un’apposita stringa del sito dello store online, permettono di beneficiare di uno sconto sul proprio acquisto. La convalida del codice è praticamente immediata.
Bisogna stare attenti a un unico fattore: verificare che il codice non sia scaduto e che sia associato effettivamente a quel tipo di store presso cui si sta procedendo all’acquisto. Infatti, un codice ormai datato o pensato per un altro negozio sicuramente non avrà valore.
Ottenere codici, ad ogni modo, è abbastanza semplice: spesso sono gli stessi store a inviarli al cliente (qual è il caso di Groupon), purché egli abbia fornito i propri dati (numero di telefono o indirizzo e-mail, magari contestualmente all’iscrizione a una newsletter o al download di un’app dedicata); oppure può essere l’acquirente stesso a cercare i codici su google o sui principali portali dedicati alla raccolta di queste possibilità di sconto.
Periodo di saldi: un buon modo per risparmiare
Ferma restando la possibilità, per un qualsiasi store, di godere di una certa libertà nell’apertura di periodi di sconti, è anche vero che questi sono tendenzialmente subordinati ai grandi saldi stagionali. Anche questi si rivelano occasioni ricche di possibilità per i risparmiatori, che possono puntare sui saldi estivi e invernali e del conseguente cambio di stagione, per acquistare a poco prezzo.
A questi saldi periodici si sommano quei giorni di sconto liberamente indetti dai commercianti online e offline. Inoltre, talvolta la tendenza ad assimilare elementi di culture oltreoceano può portare a nuovi vantaggi per i consumatori: questo è il caso dell’introduzione del Black Friday, del Cyber Monday e di tutte quelle tipologie di giornate di sconti folli introdotte e diffuse grazie alla grandezza della rete di e-commerce.
In sintesi, esistono molti modi attraverso cui risparmiare e non necessariamente questi prevedono di consumare di meno. Tra sconti di vario tipo, cashback e voucher, agli italiani non mancheranno certo le possibilità per mettere soldi da parte.