Piedimonte Matese – La Procura Della Repubblica “osservava” da tempo la situazione nel municipio del capoluogo matesino e i rapporti fra gli amministratori, imprenditori e tecnici. La situazione, per gli investigatori, si fa particolarmente interessante quando gli indagati iniziano a “cantarsele” e a denunciarsi a vicenda. Le ultime vicende politiche avvenute a Piedimonte Matese costituiscono un passo importante in relazione alle indagini. Lo scorso 27 luglio 2020, al termine della seduta del Consiglio Comunale, per l’approvazione del bilancio, l’allora sindaco Luigi Di Lorenzo, dopo aver preso atto della maggioranza di voti contrari all’approvazione del documento economico-finanziario dell’Ente, pronunciava una vera e propria invettiva nei confronti di Gianluigi SANTILLO, suo principale avversario politico, accusandolo di essere pilotato nelle proprie scelte ed azioni da un “dominus” (secondo la Procura l’imprenditore Vittorio CIVITILLO) al quale è legato da un saldo rapporto di fiducia.
Il primo cittadino, nel corso del suo sfogo, faceva chiari riferimenti alla vicenda del “MasterPian”, già oggetto d’indagine da parte della Procura sammaritana, che proprio l’imprenditore – sostiene la Procura – voleva attuare attraverso l’interessamento del SANTILLO e di altri suoi emissari. Di Lorenzo, durante quel discorso ricordò i riflessi negativi che aveva prodotto, ovvero della ritorsione subita a seguito della mancata approvazione della deliberazione per il “MasterPlari” riferendosi al licenziamento attuato dall’imprenditore CIVITILLO nei confronti della moglie Oriana.
La denuncia fatta apertamente dall’ex sindaco Luigi Di Lorenzo nel corso dell’infuocato consiglio comunale svoltosi del luglio 2020 rimandava anche ad altri aspetti che riguardavano l’imprenditore CIVITILLO, ovvero alle articolate vicende che riguardavano abusi e difformità di carattere edilizio compiute nella realizzazione del Centro “COTTON”; vicende che sono state attenzione dalla Procura da una diversa indagine che hanno condotto, poche settimane fa, ad un sequestro giudiziario delle parti ritenute abusive.
Nell’aula consiliare di Piedimonte Matese, in quella occasione, sedevano, come osservatori, lo stesso Civitillo e da Leardi Annalisa, moglie del Santillo. Civitillo sentitosi tirato in ballo (nonostante durante il discorso il Di Lorenzo non avesse mai pronunciato il nome dell’imprenditore) decideva di denunciare il sindaco per le accuse ricevute. Il giorno seguente alle esternazioni fatte dall’ex sindaco Di Lorenzo, infatti, veniva diffuso un comunicato nel quale l’imprenditore Vittorio Civitillo, nel fornire chiarimenti alle accuse arrivate da Di Lorenzo, trattando in particolare l’investimento del “MasterPlan” denunciava apertamente che la mancata realizzazione del progetto fosse da addebitare alla mancata accettazione di condizioni impostegli dal Di Lorenzo e precisamente incaricare tecnici conosciuti che si sarebbero dovuti occupare della progettazione delle opere da realizzare; affidare un non meglio precisato incarico di consulenza legale proposto attraverso una corrispondenza pervenuta presso l’Associazione KRONOS, quest’ultima proponente il progetto dell’infrastruttura.
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