PIGNATARO MAGGIORE – Magliocca, primo giorno di sereno

PIGNATARO MAGGIORE – Prima giornata  trascorsa a casa, circondato dall’affetto delal famiglia per l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca. Erano 257 giorni che Magliocca era  detenuto dopo l’arresto avvenuto lo scorso marzo. L’ex primo cittadino pignatarese – nella vita avvocato – ha ritrovato il sorriso pe un momento atteso da troppo tempo. Ora, tutta l’attenzione dell’indagato e dei suoi difensori, è concentrata verso  l’udienza preliminare che si svolgerà prima metà del prossimo mese. Magliocca è apparso molto dimagrito ma non abbattuto, tuttavia – riferiscono alcune indiscrezioni – il carcere avrebbe segnato profondamente l’ex primo cittadino. Resterà, almeno fino al prossimo riesame, agli arresti domiciliari in una casa  a Formia, una struttura nella disponibilità della famiglia. Proprio la moglie dopo che l’ex sindaco ha lasciato la casa circondariale avellinese, ad accompagnare l’uomo  nell’appartamento laziale. La decisione di concedere a Magliocca il beneficio degli arresti domiciliari, è stata assunta dal Gip (giudice per l’indagine preliminare) che ha accolto la richiesta dell’avvocato Mauro Iodice, difensore dell’indagato. Una decisione – quella della concessione degli arresti domiciliari – facilitata dalle motivazioni scritte dalla Cassazione nella sentenza emessa alcune settimane fa dagli stessi giudici supremi romani che, in sostanza, avrebbero ridimensionato l’impianto accusatorio contro l’ex sindaco Pignatarese. L’avvocato, impiegato presso il comune di Roma, politico di spicco nell’ambito provinciale per il centro destra, venne tratto in arresto lo scorso marzo conl ‘accusa di aver favorito le famiglie della camorra a cui erano stati sottratti i beni.  Per ben due volte il riesame ha respinto le richieste di scarcerazione; poi la sentenza della Cassazione che rimette in piedi una partita che sembrava già segnata.