Carinola – Secondo le accuse mosse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, il consigliere regionale – Massimo Grimaldi – siede nel parlamento della regione Campania grazie al sostegno e ai voti del clan dei Casalesi, fazione Belforte nelle elezioni 2005, fazione Zagaria nelle successive del 2010 e 2015. Sul capo del consigliere regionale, eletto quest’anno per la quarta volta nonostante i pochissimi voti raccolti, pende una richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione camorrista. Nel 2019 il Pubblico Ministero aveva chiesto l’arresto di Grimaldi ma il Giudice per le Indagini Preliminari rigettò l’istanza per insussistenza dei gravi indizi di reato. L’esistenza di una richiesta di arresto bocciata dal giudice è stata desecretata con la chiusura delle indagini, la richiesta di rinvio a giudizio e la fissazione dell’udienza preliminare a marzo per il politico casertano, questore dell’ufficio di presidenza del consiglio campano. Se le accuse fossero confermate Grimaldi, uomo delle Istituzioni, avrebbe rappresentato non la cittadinanza, ma gli interessi dei clan. Massimo Grimaldi Attualmente riveste il ruolo di questore alle finanze dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale della Campania. Un’ombra pesante sull’intero ufficio di presidenza guidato dal consigliere Gennaro Oliviero. Grimaldi dovrebbe dimettersi in attesa che chiarisca la sua posizione con la giustizia. Il politico, eletto in quegli anni e per tre legislature consecutive da esponente del Nuovo Psi, nel settembre 2020 è stato poi rieletto per la quarta volta da candidato in una lista di Forza Italia. Nella circoscrizione di Caserta, come nelle precedenti tornate.
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