MADDALINI – E’ stato scarcerato ieri Antonio Mastropietro. L’ordinanza di arresto nei suoi confronti sarebbe stata annullata. L’uomo, ritenuto compomente della banda che rapinò una gioielleria nel centro di Maddaloni durante la quale fu ucciso un carabinieri – si costituì alcuni giorni dopo quei fatti di sangue. Mastropietro, 44 anni, è considerato il basista della banda di rapinatori, cioè colui che ha indicato ai complici l’obiettivo da colpire (la gioielleria) e, secondo gli investigatori, procurato anche le armi usate per mettere a segno il colpo. L’uomo è accusato di concorso in tentata rapina, porto e detenzione di armi da fuoco clandestina e ricettazione.
Tre morti per una rapina
E’ morta, pochi giorni fa, Vincenza Gaglione. Era stata ferita durante il conflitto a foco con i carabinieri a Maddaloni. In quella occasione persa la vita l’appuntato Della Ratta. Poci giorni fa è morto anche il 18enne Angelo Covato, l’altro rapinatore che rimasto ferito nel conflitto a fuoco con i militari. Gaglione è morta dopo 17 giorni di aognia. La donna – di Secondigliano (Napoli) – era stata colpita a un fianco e al torace dai proiettili durante lo scontro a fuoco scaturito in seguito a una tentata rapina in gioielleria a Maddaloni, nel Casertano. Nella stessa rapina, accaduta il 27 aprile scorso, era rimasto ucciso l’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta, intervenuto con un collega per fermare i malviventi. La donna e’ deceduta all’ospedale di Caserta dopo 17 giorni di agonia. Era stata ricoverata il giorno stesso della rapina. Il complice, Angelo Covato di 18 anni di Acerra, anche lui raggiunto da proiettili nel corso della sparatoria, era morto qualche giorno fa sempre per choc settico. Sale, dunque, a tre il bilancio dei morti nella tragica rapina di Maddaloni.