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PIGNATARO MAGGIORE – Caso Magliocca, scarcerato l’ex sindaco. Attenderà il riesame ai domiciliari

PIGNATARO MAGGIORE – L’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, ha lasciato il carcere di Avellino. Resterà, almeno fino al prossimo riesame, agli arresti domiciliari in una casa  a Formia, una struttura nella disponibilità della famiglia. Proprio la moglie, ieri mattina, dopo che l’ex sindaco ha lasciato la casa circondariale avellinese, ad accompagnare l’uomo  nell’appartamento laziale. La decisione di concedere a Magliocca il beneficio degli arresti domiciliari, è stata assunta dal Gip (giudice per l’indagine preliminare) che ha accolto la richiesta dell’avvocato Mauro Iodice, difensore dell’indagato. Una decisione – quella della concessione degli arresti domiciliari – facilitata dalle motivazioni scritte dalla Cassazione nella sentenza emessa alcune settimane fa dagli stessi giudici supremi romani che, in sostanza, avrebbero ridimensionato l’impianto accusatorio contro l’ex sindaco Pignatarese. L’avvocato, impiegato presso il comune di Roma, politico di spicco nell’ambito provinciale per il centro destra, venne tratto in arresto lo scorso marzo conl ‘accusa di aver favorito le famiglie della camorra a cui erano stati sottratti i beni.  Per ben due volte il riesame ha respinto le richieste di scarcerazione; poi la sentenza della Cassazione che rimette in piedi una partita che sembrava già segnata.  Ora si attende il prossimo riesame che dovrò rivalutare la situazione tenendo condo di quanto affermato dalla Cassazione.

Le accuse contro Magliocca

L’attenzione della difesa, ora, è concentrato sul prossimo riesame e – probabilmente  subito dopo – all’udienza preliminare davanti al Gup. Per ben due volte i giudici della Libertà di Napoli hanno rafforzato la tesi dell’accusa. Per i giudici del riesame di Napoli, sono attendibili le accuse formulate da Raimondo Cuccaro, Eliseo Cuccaro e Francesco Parisi.  Determinante, quindi, per l’arresto di Giorgio Magliocca, le denunce presentate dall’allora consigliere di minoranza Raimondo Cuccaro. In una denuncia presentata nel 2007 Cuccaro scriveva: “sono stato candidato a Sindaco nella lista “Unione Popolare Per Pignataro” nelle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio 2006, ho ricevuto 2321 voti; sono mancati solo 7 voti per superare l’antagonista, attuale sindaco, Giorgio Magliocca che ha improntata una campagna elettorale all’insegna della denigrazione, dell’ingiuria, diffamazione e calunnia. La misura è colma e soprattutto oggi che ho una funzione istituzionale pubblica intendo adempiere ad un dovere civile e riferire a questa giustizia i fatti a mia conoscenza: In un pubblico convegno tenutosi il 15/03/2007 sul tema della legalità il Sindaco nel suo intervento ebbe a dire: «anche in questa sala qualcuno si presenta vestito come persona per bene invece ha stretti rapporti di affari con la camorra locale», Il riferimento era al gruppo politico di sinistra. In pubblico consiglio comunale del 22/03/2007 dopo che il Sindaco ribadì ancora una volta che nel mio gruppo vi erano consiglieri sciolti per connessione diretta ed indiretta con la camorra, chiesi la parola e dissi: «ti devi togliere il vizietto di fare accuse indebite, sei tu che cenasti con il camorrista Lello Lubrano presso il ristorante Ebla di Triflisco per patteggiare forse la futura attività amministrativa nel periodo pre-elettorale del 2002 ». Sulla circostanza dei fatti e sui contenuti della cena può riferire un tale Parisi Francesco. “Sono capogruppo all’opposizione del Comune di Pignorare Maggiore; nelle scorse elezioni sono stato candidato a sindaco con una lista civica di centro sinistra “Unione Popolare per Pignataro “; sono stato sconfitto per soli 7 voti dall’attuale sindaco Giorgio Magliocca che reggeva già la precedente amministrazione. Nell’esposto che ho presentato il 19.4.2007 alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ho fatto rjferimento ad una cena avvenuta nel periodo pre-elettorale del 2002 fra l’attuale Sindaco Giorgio Magliocca, consigliere provinciale, e Lubrano Raffaele, poi deceduto in un agguato camorristico in Pignataro Maggiore. A questa cena erano presenti Eliseo Cuccaro, rappresentante locale del centro destra e Parisi Francesco .

La soddisfazione dell’avvocato difensore

“Siamo soddisfatti dalla sensibilità dimsotrata dal giudice in quanto pur non essendo stato ancora fissata l’udienza al riesame, in ogni caso ha modifcatol a misura cautelare.  E’ un chiaro segnale che vi è la volòontà di rivalutare l’itnera vicenda sotot il profilo della gravitò l indiziaria.  Sono preoccupato  per coloro che aveva asserito che Maglicoca sarebbe stato scarcerato solo in caso di epidemia o strage. Incassiamo questo successo in attesa e con la sicurezza che l’accertamento completo della verità sui fatti ocntestati al mio assisito si avvicina sempre di più”. Non nasconde l a propria soddisfazione l’avvocato Mauro Iodice. In pochi giorni, infatti, ha incassato diversi importanti successi relativamente al caso Magliocca; fra questi la decisione della Cassazione e l’assoluzione nel processo Bucciaglia. “l’annullamento dell’ordinanza emessa dal Riesame di Napoli intacca la sussistenza della gravità indiziaria.  La decisione della Cassazione è dunque basata su motivazioni che costituiranno un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intera vicenda processuale. Sia per quanto riguarda la libertà dell’indagato – precisa l’avv. Iodice – sia per quanto riguarda l’eventuale processo futuro.  Secondo l’avv. Iodice, quindi, quanto stabilito dalla Cassazione impone di dover valutare da un diverso punto di vista gli elementi indiziari su cui si basa l’accusa.  A valle della pubblicazione delle motivazioni della Cassazione, la parola passerà di nuovo ai giudici del Riesame, che dovranno fissare una nuova udienza per rivalutare la vicenda alla luce di quanto deciso dalla Cassazione.