MONDRAGONE – Il sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa si è dimesso questa mattina con una nota ufficiale indirizzata al presidente del Consiglio comunale Pasquale Marquez. Schiappa, eletto nel Pdl un anno fa, avrà ora venti giorni per decidere se confermare o revocare le dimissioni. Nella nota Schiappa non indica i motivi della sua scelta, ma attacca i propri consiglieri, parlando di «vecchia politica». «Nel corso di questo primo anno di sindacatura – spiega – l’amministrazione da me guidata si è trovata di fronte a difficoltà spaventose, sforzandosi comunque di moralizzare l’attività del Comune; abbiamo però dovuto fare i conti con un accanimento ambiguo e a tratti feroce, non solo dei consiglieri d’opposizione ma anche e soprattutto di alcuni consiglieri di maggioranza, miseri servitori di vecchi politici arrabbiati e desiderosi di riacquistare visibilità e credibilità e sempre pronti a distruggere tutto ciò che con sforzi non indifferenti veniva costruito». Una decisione che potrebbe essere stata originata dalle divisioni registrate negli ultimi mesi nella sua maggioranza di centro-destra, frammentata in troppe correnti, riflesso anche delle divisioni a livello regionale. Da ultimo Schiappa aveva ventilato l’ipotesi di azzerare la giunta comunale per far ripartire l’azione amministrativa, anche per non mettere a rischio l’approvazione del conto consuntivo che approderà mercoledì in Consiglio comunale. Il presidente del Consiglio comunale ha comunicato la decisione al prefetto di Caserta Carmela Pagano.
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