Sessa Aurunca – Comune, Sasso il “prestigiatore” verso il capolinea: tenta la carta del vittimismo

Sessa Aurunca –  Sasso al capolinea tenta la carta del vittimismo. Era chiaro da tempo che la crisi in maggioranza era solo archiviata per le regionali e si sarebbe ripresentata il giorno dopo le elezioni. Silvio Sasso ha sfidato in tutti i modi il consigliere regionale Gennaro Oliviero. La prima sfida non rinnovandosi la tessera del partito democratico per salvaguardare l’area di Massimo Schiavone che all’epoca era orientata verso Italia Viva e poi, ironia della sorte, ritornata nel partito democratico. Seconda sfida quando ha voluto varare la giunta, da lui definita “del popolo”, senza coinvolgere le forze politiche che componevano la sua maggioranza. Giunta che aveva promesso di azzerare in cambio del voto al bilancio prendendosi 48 ore che sono diventati 48 giorni. E ultima sfida le regionali dove ha messo il fratello, l’ex vicesindaco Gianluca Sasso, a votare Oliviero e i suoi fidati a votare Schiavone, credendo di salvare capra e cavolo. A nulla sono serviti i moniti di azzerare il suo esecutivo e, capendo che ormai la maggioranza non è più tale, ha agito d’anticipo cercando di passare come la vittima dopo che il Pd a Sessa ha raggiunto percentuali oltre il 50%, dimenticando che lui il Pd l’ha lasciato lo scorso febbraio quando non si è voluto rinnovare la tessera e decadendo anche da segretario cittadino del partito. Sta cercando di intestarsi un risultato per nulla suo e trincerandosi dietro l’apertura della piscina comunale, che poi tanto comunale non è visto una retta mensile del tutto poco popolare. Dimenticando che la città di Sessa Aurunca e composta da 28 frazioni totalmente abbandonate. Dimenticando una situazione finanziaria drammatica che sfiora il dissesto finanziario. Può un territorio vastissimo come quello di Sessa Aurunca accontentarsi di avere una piscina? E alle strade, alle scuole, alla mensa scolastica, al trasporto scolastico, alla pubblica illuminazione, al turismo, all’ambiente, al personale comunale ridotto  all’osso etc..chi ci deve pensare? O tutto questo viene messo in secondo piano dalla piscina dove si paga la retta?