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Pignataro Maggiore – Crisi in giunta, Del Vecchio si dimette. Tutti contenti: maggioranza e opposizione. Ecco le ragioni della lite

Pignataro Maggiore – L’assessore Rossella Del Vecchio si è dimessa. Un dato appare chiaro: sono tutti contenti, opposizione e maggioranza. Ognuno esulta, ognuno legge nelle dimissioni un aspetto positivo per la propria causa. La minoranza esulta perché l’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Magliocca perde pezzi; la maggioranza, invece, esulta perché va via un elemento “destabilizzante. E’ molto chiaro il concetto espresso da  Magliocca: “ringrazio Rossella Del Vecchio per il lavoro svolto in questi anni all’intero della giunta municipale Pignaterese. La ringrazio anche per aver preso coscienza che non era più parte integrante della maggioranza. Da qualche tempo Del Vecchio lavorava come se fosse un oppositore. La ringrazio perché con le sue dimissioni ha permesso che mantenessi il mio impegno, assunto durante la campagna elettorale con me stesso e con gli elettori, di non tagliere più teste in politica”.
Ma, al di là delle varie dichiarazioni delle parti ci sono fatti, avvenuti negli ultimi tempi, che, secondo numerosi cittadini pignataresi, avrebbero potuto influire negativamente sul rapporto fra la stessa Del Vecchio e il resto della maggioranza tanto da determinare, negli ultimi tempi, continue tensioni.
La questione del fratello impiegato comunale:
Il germano di Rossella Del Vecchio è attuale responsabile del Suap; un ruolo che ricopre con la semplice categoria B quando, invece, servirebbe la categoria superiore. Da alcuni giorni la segretaria comunale ha iniziato una procedura interna per chiarire la vicenda e quindi per confermare o meno il ruolo all’impiegato.
L’intimazione dell’ufficio tecnico
Nei giorni scorsi, l’ufficio tecnico comunale ha intimato alla famiglia dell’ex assessore di mettere in sicurezza, per ragioni di pubblica incolumità, la grotta dei santi, struttura di interesse storico culturale. Un atto che potrebbe essere appare imbarazzante per un assessore di qualsiasi municipio d’Italia
Il contenzioso fra l’impresa del marito e il municipio
Nell’intera vicenda si innesta anche una contestazione fatta dall’impresa edile – gestita dal marito e dal cognato dell’ex assessore Del Vecchio – nei confronti del municipio pignatarese per insoluti che sfiorerebbero i 70mila euro. Una contestazione che si innesta su una serie di lavori eseguiti dall’impresa per conto del comune di Pignataro Maggiore. Altra situazione sicuramente imbarazzante per qualsiasi assessore di qualsiasi comune d’Italia.

Le ragioni dell’ex assessore Rossella Del Vecchio:
Nella scorsa tornata elettorale, grazie alla vostra fiducia, sono stata la donna più votata tra tutte le liste ed il quarto candidato ad aver ottenuto il maggior numero di voti nella mia compagine. Forte di questo risultato, da subito mi sono resa disponibile a ricoprire la carica di Assessore: mai mi sarei tirata indietro tradendo il patto con i miei elettori! In questi quattro anni ho cercato di rappresentare il mio ruolo istituzionale con l’educazione, la moderazione, la capacità di ascolto, l’onestà, la trasparenza di cui ho fatto esperienza nella mia famiglia. Non ho mai creduto che dovessi trarre vantaggio economico dalla carica assegnatami, ecco perchè da subito ho deciso di rinunciare al 50+10% dell’indennità che mi spettava: da luglio 2016 ad oggi ho concesso per mia volontà alle casse comunali circa 35.000 €. Ho sin dall’inizio chiesto,anche con una formale proposta di giunta,che tale somma fosse destinata ad uno specifico capitolo per iniziative socio-culturali che avrei voluto svolgere. Proposta che non è stata mai presa in considerazione.
Perchè?
Non saprei dirvelo! So solo che nel mio percorso amministrativo nulla è stato facile;nonostante tutte le difficoltà,gli sgambetti,le calunnie,sono sempre andata avanti,sentendo forte dentro di me il senso di responsabilità che una carica istituzionale comporta.
Non sono una vittima, non voglio esserlo. Sono una donna fiera di non lasciarsi manovrare,che non tollera di dover accettare come verità assoluta il pensiero altrui e che ha sempre difeso la sua autonomia di pensiero e capacità di discernimento.
Mi rendo conto di essere stata spesso “fuori dal coro” nelle posizioni, più o meno note, che ho assunto in questi anni ed in particolare nel periodo più recente, ma sono realmente convinta che ci sia una linea di confine che non può e non deve essere oltrepassata, per il bene del nostro paese.
Credo in una politica il cui valore fondamentale sia la LIBERTÀ perché soltanto da essa scaturiscono tutti gli altri valori; una politica scevra da vendette e menzogne, fatta di  confronto tra tutte le espressioni della società civile e MAI una politica del pugno sul tavolo. Una politica il cui motore non siano gli interessi o le ambizioni personali, in cui venga emarginato chi crea problemi, non chi si difende da questi; in cui conta quello che fai, ma anche il modo in cui lo fai. Una politica in cui nessuno possa ergersi a “uomo solo al comando”, imponendo il proprio punto di vista, soprattutto adesso che il nostro paese sta crescendo e si sta sempre più colorando di rosa. Sono certa che questo modo diverso di fare politica sia possibile e sono certa di non essere l’unica a pensarlo. È per questo che rassegno le mie dimissioni dalla carica di Assessore e lascio la maggioranza per costituire un gruppo consiliare nuovo. Il mio ringraziamento sincero va a quei dipendenti che, con un gesto, una parola o con una fattiva disponibilità, sono stati dalla mia parte quando stare dalla mia parte era scomodo.

 

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