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Cellole –  Parcheggi e pagamento e burocrazia, turisti sfiniti e avviliti. Lo sfogo in una lettera

Cellole –  Scrivo in riferimento agli articoli che opportunamente la vostra testata ha dedicato sul tema dei parcheggi a pagamento a Baia Domizia (Cellole). Sono un collega in vacanza a Baia Domizia. Volevo raccontare le peripezie che deve fare un turista per acquistare un abbonamento per le strisce blu. Non è vero che esistono rivendite autorizzate, non è vero che esistono tessere prepagate, non è vero che si può pagare con bancomat o carta moneta alle macchinette. Per fare l’abbonamento bisognare recarsi al Municipio di Cellole e fare  – alla faccia del distanziamento  – una fila pazzesca e anarchica con una miriade di persone che si recano al Comune per i motivi più disparati. Quando si arriva finalmente allo sportello abbonamenti parcheggi si scopre che per fare l’abbonamento bisogna essere in regola con i pagamenti di Tari e Tasi. Nessuno ha mai segnalato questo collegamento. Ma se uno fosse ospite di un amico o di un parente e volesse fare l’abbonamento? Se uno ha preso casa in affitto? Credo che non gli spetterebbe. Non risulta il mio pagamento della Tasi 2019, non ho modo di controllare avendo la documentazione in città. Fare un’altra fila all’ufficio Tributi è troppo anche per me che mi sono armato di pazienza. Mi permetto di sottolineare al commissario del Comune di Cellole l’esigenza l’anno prossimo – se  si volesse continuare  con le strisce blu – di far vendere gli abbonamenti dei parcheggi  direttamente a Baia Domizia presso tabaccheria, rivendita giornali, negozi, bar. Di permettere di acquistarli anche ad affittuari ed ospiti, cioè a tutti i turisti.  Non si può limitare l’abbonamento ai soli proprietari e costringere loro a recarsi al Comune di Cellole per controlli su tributi che non c’entrano nulla con i parcheggi. Capirei tutto questo meccanismo se gli abbonamenti fossero gratuiti per i turisti domiciliati che, appunto, pagano fior di quattrini in tasse e meriterebbero un gesto di attenzione dall’amministrazione comunale. Invece l’abbonamento costa 50 euro mese. Un’ulteriore sottolineatura per la seconda targa dell’abbonamento: si richiede che sia di un componente del nucleo familiare. Morale della favola, mia figlia coniugata, non potrebbe usufruire di questa opportunità. Il condizionale è d’obbligo non avendo potuto fare l’abbonamento. Trasparenza di un’amministrazione significa informazione dettagliata ai cittadini attraverso il sito web. È, a nostro avviso, la prima regola di un commissario prefettizio che vuole tracciare un percorso di rinnovamento e non solo spennare ancor più chi viene in vacanza sul territorio portando risorse preziose per operatori turistici e canale horeca. Amara considerazione finale: il Comune vuole fare cassa e basta. Ma così non raggiunge neppure questo obiettivo. O forse sì, costringendo a fare tagliandi giornalieri per i parcheggi armati di spiccioli.  (lettera di  Gaetano Menna) 

 

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un commento

  1. Ma hanno reso la situazione in pieno stile italiano , complicata e stressante. A gaeta si va con fotocopia carta di circolazione e basta e io che ho comprato casa e preso anche la residenza pago 40 euro all’anno. In apposito ufficio solo a quello dedicato.