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CAMIGLIANO / CAIANELLO – Cani e gatti stivati come sardine, scatta il sequestro.

CAMIGLIANO / CAIANELLO. Decine e decine di cani e gatti fra cui numerosi cuccioli stivati in un grosso furgone senza viveri e senza alcun rispetto delle norme igieniche e delle leggi che regolano proprio il trasporto di animali vivi. Quando le violazioni sono commesse da chi, per professione e per passione, si prende (o almeno dovrebbe) cura degli animali, allora  tutto appare ancor più grave.
Il carico di cuccioli era partito dalla sede dell’associazione O.n.d.a. di Camigliano; gli animali erano destinati a diverse famiglie del Nord Italia che avevano chiesto ed ottenuto l’affidamento dei cuccioli.
Percorrere settecento chilometri con una temperatura esterna di trenta gradi, in un casone senza areazione, con un spazio vitale ridottissimo, poteva determinare la morte degli esemplari più deboli.
I volontari dell’Oipa – un gruppo casertano di volontari di guardie zoofile – hanno intercettato il veicolo –  un grosso furgone chiuso, normalmente utilizzato dai corrieri per il trasporto di merci – lungo l’autostrada, imponendo all’autista di uscire al casello di Caianello.  I controlli successivi hanno accertato una serie di irregolarità.  Tre persone denunciate alla Procura della Repubblica, animali sequestrati e affidati alle cure di una struttura pubblica e il camion utilizzato per il trasporto finito sotto sigilli.
E’ questo il bilancio dell’operazione condotta, ieri mattina, dalle guardie zoofile dell’Oipa di Caserta. Un blitz condotto in sinergia con la polizia stradale di Caianello.
Gli animali sono stati affidati al centro Dog Town di Pignataro Maggiore. L’Associazione O.N.D.A. di Camigliano opera a difesa degli animali in tutta la provincia di Caserta e  cura tanti piccoli amici a quattro zampe, bisognosi di cure, casa e affetto e per questi simpatici musi cercano una famiglia che li adotti.
Oltre alle adozioni, l’associazione cerca famiglie volenterose che possano aiutare ad ospitare provvisoriamente i cani con situazione urgente, in attesa di adozione definitiva.
Il gruppo di volontari dell’Oipa è  attivo dal  2003 con il primo nucleo attivo a Milano e provincia, le guardie zoofile OIPA sono ora presenti in 16 regioni con 30 nuclei attivi e sono diventate un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore il rispetto dei diritti degli animali. L’esistenza delle guardie eco-zoofile dell’OIPA è prevista dall’ordinamento nella materia inerente la vigilanza zoofila (Legge n° 611 del 12 giugno 1913, Legge 20 luglio 2004 n. 189 ed altre leggi statali e regionali in materia di tutela degli animali d’affezione) e dipende dalla nomina a Guardia Particolare Giurata che viene fatta dal Prefetto della Provincia in cui si opera.
L’importante ruolo delle guardie eco-zoofile permette una vigilanza costante che favorisce il rispetto delle Leggi, dei Regolamenti locali, nazionali ed internazionali in difesa degli animali, della fauna selvatica, dell’ambiente e del patrimonio naturale. Oltre a intervenire in caso di maltrattamento di animali, le guardie zoofile OIPA svolgono anche un importante ruolo preventivo, informando i cittadini riguardo alle norme vigenti in termini di benessere animale e sensibilizzando su tematiche protezioniste. I “poteri” delle guardie particolari giurate – guardie eco-zoofile
Il servizio cui sono destinate le guardie giurate è normalmente scritto sul decreto di nomina e/o stabilito dalla legge e dai regolamenti e nello specifico riguarda la protezione degli animali e la tutela del patrimonio zootecnico. I verbali redatti dalle guardie giurate, quali pubblici ufficiali, hanno forza di atto pubblico e costituiscono prova in giudizio fino a querela di falso. Ciò significa che quanto affermato dalla guardia (che è un Pubblico Ufficiale) nel verbale (per fatti accaduti alla sua presenza, acquisiti per percezione diretta e non per valutazioni o impressioni personali) è vero fino a prova contraria e ciò costituisce prova in giudizio. Quest’ultimo aspetto determina quello che giuridicamente si può definire “potere certificativo” attribuito alle guardie giurate. Ciò discende dalla condizione per cui le guardie giurate in genere sono considerate, ai sensi dell’articolo 357 CP, pubblici ufficiali. Le guardie volontarie nel compimento dei loro doveri rivestono la qualità di Pubblici Ufficiali. Nella veste di Pubblici Ufficiali essi hanno l’obbligo di denunciare all’Autorità giudiziaria i reati di cui vengano a conoscenza a causa o durante il loro servizio.
Le guardie giurate zoofile potranno operare con funzioni di agenti di Polizia Giudiziaria limitatamente all’accertamento e repressione dei reati contro gli animali d’affezione.

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5 commenti

  1. Complimenti al bellissimo articolo!
    Gli animali stivati come sardine… Sono senza parole e dovreste solo vergognarvi di scrivere articoli del genere..
    Purtroppo le associazioni animaliste sono quelle prese troppo spesso di mira perché é troppo facile prendersela con chi,con le proprie forze,fa quello che invece dovrebbero fare le istituzioni che sono invece completamente assenti!!
    Ci sono maltrattamenti con la M maiuscola perpetrati a carico degli animali ogni giorno,sotto gli occhi di tutti,nei canili convenzionati,per le strade,nelle proprietà private ecc ecc e stranamente nessuno vede nulla e spesso quando denunciati sembra quasi che l’intervento di chi di competenza sia impossibile per chissà quali misteriose cause!! Fa più clamore denunciare un associazione piuttosto che un privato vero?? Sono sempre più basita e disgustata…

  2. Precisazione dalla redazione per Dali
    Noi non entriamo nel merito della faccenda, ci siamo solo limitati a raccontare i fatti in base ai quali le guardie zoofile e la polizia hanno proceduto al sequestro degli animali affidandoli ad una struttura di Pignataro Maggiore. Non facciamo giornalismo per andare contro oppure a favore di qualcuno. Raccontiamo soli i fatti, sono propri essi (i fatti) che vanno contro o a favore di qualcuno.

  3. Claudia Parmeggiani

    Mi ha amareggiata questa vicenda, mi ha distrutta leggere parole così terribili nei riguardi di persone che ho avuto la fortuna di conoscere e tramite le quali oggi ho i miei due cani, arrivati anche loro con una staffetta.
    Sono arrivate sane, per nulla assetate nè affamate, vaccinate, microchippate, con esami leishmania fatti, libretto sanitario e documenti regolari per il passaggio di proprietà.
    Da quel giorno ho passato il loro nominativo a tutti gli amici e conoscenti che sapevo volevano un cane e MAI dico MAI è arrivato un cane che fosse diverso da come era stato descritto o in condizione igieniche precarie. Nessuno ammalato, nessuno sofferente.
    Come minimo servirebbe una rettifica all’articolo.
    Con tutti i problemi che il sud ha di randagismo, di combattimenti cani, maltrattamenti e varie le associazioni accreditate dovrebbero andare sui giornali per il coraggio di fermare queste barbarie e non per infangare il nome di persone che fanno volontariato ben fatto, certo perfettibile, ma serio e responsabile.
    Claudia Parmeggiani da Bologna orgogliosa di conoscere O.N.D.A.

  4. ———————————–

  5. dalla redazione per Stefano
    Abbiamo eliminato i suoi commenti perchè offensivi non solo nei nostri confronti ma anche per l’intelligenza delle persone. La nviatiamo, quindi, ad esprimere la sua opinione con moderazione e soprattutto tenendo conto dei fatti che noi abbiamo rappresentato documentandoli anche con foto significative.
    Grazie