Piedimonte Matese – Molti consiglieri temono un lungo periodo commissariale ma non attivano la procedura per porre fine, in tempo utile per votare a settembre, all’amministrazione comunale, come mai? Se avvertono il pericolo di un lungo periodo commissariale perché non prendono in mano la situazione direttamente? Cosa impedisce loro di dimettersi in massa? Che senso ha chiedere al sindaco di dimettersi se possono essere loro a decidere le sorti del paese?
Il quadro politico nel capoluogo matesino appare sempre più complicato e instabile. Fra tante parole arriva qualche fatto concreto: l’approvazione da parte della giunta municipale guidata dal sindaco Luigi Di Lorenzo, del bilancio di previsione che, entro il prossimo 31 luglio 2020, dovrà arriva in consiglio per la definitiva approvazione. Sarà un banco di prova per tutti coloro che negli ultimi tempi si stanno affannando a giurare che non voteranno quel bilancio e che invitano il sindaco a dimettersi perché non ha più una maggioranza. Diversi consiglieri di maggioranza, anche attraverso manifesti e comunicati affidati ai social, hanno esortato la fascia tricolore a dimettersi in tempo utile per permettere di andare al voto il prossimo settembre ed evitare così un lungo periodo commissariale. Se tali consiglieri temono questo perché non attivano la procedura per porre fine all’amministrazione comunale? Se avvertono il pericolo di un lungo periodo commissariale perché non prendono in mano la situazione direttamente? Cosa impedisce ai consiglieri comunali di dimettersi in massa?
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