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Alife – Bruciano rifiuti tossici, Carmine e Michela tornano liberi: in attesa del processo

Alife – Il giudice per l’udienza di convalida ha rimesso in libertà le due persone indagate per la combustione di rifiuti tossici. Prima, però, lo stesso giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha convalidato l’arresto eseguito, l’altro giorno, dai carabinieri della compagnia del Matese. Aveva deciso di fare pulizia totale dello spazio intorno la propria abitazione. Aveva chiesto ed ottenuto l’aiuto di un giovane del paese che vive proprio eseguendo piccoli lavori di giardinaggio. Lei, Michela Nassa 39 anni, lui, Carmine Emiliano Mallardo, 19 anni, sono stati sorpresi dai carabinieri della locale stazione mentre bruciavano un enorme cumulo di rifiuti. Vecchi penumatici, materiali in plastica e in gomma, e tante altre cose ammassate e date alle fiamme. Il rogo ha sviluppato un fumo denso e acre che ha attirato l’attenzione dei carabinieri. I due, entrambi di Alife, sono stati prima condotti in caserma e dopo le formalità di rito tratti in arresto per violazione della legge che tutela l’ambiente. Ora Carmine e Michela – assistiti dall’avvocato Michel Mozzi – sono tornati in libertà, a loro carico, chiaramente, sarà instaurato un processo penale per i fatti contestati

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