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foto di repertorio

Sessa Aurunca – Torna a casa ubriaco, picchia la moglie e ferisce il figlio con una coltellata: arrestato 60enne

SESSA AURUNCA – E’ stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. In preda all’alcol  ha picchiato e minacciato la moglie, poi avrebbe ferito, con un coltello, il figlio intervenuto in difesa della madre. Nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, alle ore 2,30 circa del 20 maggio scorso, i poliziotti del Commissariato di Sessa Aurunca, intervenivano in questo vico I San Leo, in quanto era pervenuta al 113 richiesta di intervento per lite violenta in famiglia. Giunti sul posto, vi erano, in strada, sofferenti ed infreddoliti, due giovani, figli della coppia in lite, i quali riferivano agli operatori che, per futili motivi aggravati dall’abuso di sostanze alcoliche, il padre, rientrato in casa ubriaco dopo aver minacciato di morte con l’uso di un coltello da cucina ed ingiuriata la madre, poneva in essere la stessa condotta violenta ed aggressiva anche verso di loro, intervenuti a difesa della donna. Il figlio, nel tentativo di disarmare il padre, riportava una ferita giudicata guaribile in 3 giorni dai sanitari del 118 successivamente intervenuti. L’uomo, nonostante la presenza dei poliziotti, continuava nella sua condotta aggressiva e intimidatoria verso la moglie e i figli, proferendo verso gli stessi ingiurie e minacce di morte. Gli operatori, a fatica, riuscivano a tranquillizzare l’uomo.  I poliziotti, dopo aver messo in sicurezza l’uomo, procedevano ad una accurata perquisizione domiciliare, con esito positivo, in quanto recuperavano il coltello usato per le minacce; lo stesso veniva posto sotto sequestro a disposizione dell’A.G. Le vittime rifiutavano cure mediche, ad eccezione del figlio che riportava una ferita alla mano conseguenza della colluttazione col padre; in sede di denuncia e sommarie informazioni ribadivano che le percosse e le violenze si protraevano già da tempo e che a causa dei continui soprusi posti in essere dall’uomo in casa, vivevano in uno stato di soggezione e inferiorità psichica, manifestando timore e paura per la propria incolumità. La persona fermata, accompagnata presso gli uffici del Commissariato, identificato per Modolfino Vincenzo, cittadino italiano del ‘56, dopo aver contattato il P.M. di turno, dott.ssa Pannone, veniva tratta in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia, e condotto agli arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

 

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