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VAIRANO PATENORA – Truffa all’agenzia Aci, Gazerro condannata a sei anni

vairano patenora. Truffa all’agenzia dell’Aci, Marlise Gazerro condannata a sei anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici. E’ questa la decisione assunta dal giudice per l’indagine preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo l’udienza dello scorso 14 aprile. Il giudice ha ritenuto Gazerro colpevole dei reati a lei ascritti condannandola alla pena di anni sei di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.  Il giudice, inoltre, ha deciso che il risarcimento dei danni in favore delle parti civili dovrà essere quantificato in separata sede. Il giudice  Meccariello ha ammesso le costituzioni di parte civile soltanto dei soggetti che erano stati individuati nel decreto di citazione a giudizio, così escludendo -ma solo da questo processo – le altre parti lese che non figuravano in questo filone di indagine. Sembra essere difatti imminente, forse già a metà luglio di quest’anno, un “processo Gazerro bis” a carico della imputata per ulteriori denunce scattate contro di lei da altri ignari automobilisti che le hanno affidato le somme per pagare i bolli delle proprie auto, e dove coloro che saranno individuate parti offese, potranno costituirsi parte civile. Alcuni automobilisti si stanno comunque già attivando attraverso i loro legali per intraprendere azioni giudiziarie civili autonome per ottenere il mal tolto ed il risarcimento del danno.I difensori della donna stanno valutanto la possibilità di ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Incassava i soldi per il pagamento del bollo auto ma non versava le somme alla regione. Rilasciava ai clienti una semplice ricevuta  con la promessa che entro pochi giorni avrebbe dato loro  la certificazione giusta.

Quattrocento truffati
In tanti, circa 400 clienti, si sono fidati rimettendoci i soldi. Marlise Gazerro, consigliere comunale di minoranza nel comune di Tora e Piccilli. Questa è l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che, ieri, ha disposto l‘arresto contro l’imprenditrice, collocandola agli arresti domiciliari.

Le indagini dei carabinieri
Ad eseguire l’ordinanza di fermo  sono stati i carabinieri della stazione di Vairano Scalo che hanno anche condotto l’inchiesta sul caso, raccogliendo le numerose denucne dei clienti truffati. Un’autentica marea umana che quotidianamente si recava in caserma per denunciare il reato subito.

Un buco da 250mila euro
Secondo  le prime indagini condotte dai militari della compagnia di Capua. Il buco prodotto dall’attività posta in essere dalla titolare dell’agenzia, ammonterebbe a circa 250mila euro e sarebbe relativa agli ultimi tre anni.

La perquisizione
Nei mesi scorsi ci fu il blitz della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese, presso la sede di pratiche auto gestita da una signora di Tora e Piccilli, Marlise Gazerro 50enne, a Vairano Patenora. Secondo l’accusa scaturita a seguito di decine e decine di denunce, avrebbe trattenuto i soldi riscossi per i pagamenti dei bolli delle auto, non corrispondendoli alla Regione.
A seguito di ciò, tanti automobilisti provenienti dall’intera zona, hanno ricevuto oltre al danno anche la beffa, visto che sono stati raggiunti dalle famigerate cartelle esattoriali di Equitalia che contestavano appunto il mancato pagamento dei bolli. Secondo le indagini ancora in corso condotte su delega del Pubblico Ministero Patrizia Dongiacomo, il cliente pagava quanto all’agenzia quanto dovuto per la tassa di circolazione e in cambio invece di ricevere il bollo quietanzato otteneva una ricevuta volante senza numeri di riferimento e, soprattutto non comprovante l’avvenuto pagamento. Il cliente in molti casi  andava via tranquillo, invece gli perveniva la cartella da parte di Equitalia con l’aggravio delle spese di mora e interessi.

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un commento

  1. BUTTATE LA CHIAVE!!!!