Sparanise – Cantiere rifiuti, i sindacati contro il caposervizio: lede i diritti degli operai e crea malumori

Sparanise –  Il caposervizio del cantiere dei rifiuti di Sparanise tratta i lavoratori in modo diverso in base al rapporto di “simpatia”. E’ lesivo dei diritti e della dignità di alcuni lavoratori. Questa, in sintesi l’accusa mossa da Sindacato Azzurro in una nota inviata alla  Tecno service, azienda affidataria del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti  urbani.

Il documento:
In riferimento alla precedente nota inviatavi il giorno 02/04/2020 prot.101/2020 vi comunico che il caposervizio del cantiere di Sparanise continua nei suoi comportamenti lesivi contro i lavoratori creando malumori tra gli stessi, inoltre ci sono evidenti atti discriminatori e favoritismi fra gli stessi, chi è a lui simpatico sta nelle sue grazie, mentre molti altri vengono perseguitati e discriminati, tale comportamento ha creato spaccature tra lavoratori sul cantiere di SPARANISE arrecando notevole danno al servizio di raccolta.  La O.S. precisa, quando un lavoratore ed un’azienda sottoscrivono un rapporto di lavoro assumono una serie di obblighi reciprochi, uno dei principali, che la legge pone a carico del datore di lavoro è proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori. Lavorare, infatti deve servire a guadagnarsi da vivere e ad esprimere la propria personalità ma non dovrebbe essere mai fonte di malattie del corpo o della mente.  In riferimento a ciò già segnalatovi, tale comportamento aggressivo di natura psichica e verbale che viene esercitato sui nostri associati e non, tende a distruggere la propria autostima umana e professionale.  Si precisa tutto ciò è in palese violazioni di tutte le leggi vigenti che tutelano la dignità e i diritti dei lavoratori, tali comportamenti vengono sanzionati e denunciati DALLO STATUTO DEI LAVORATORI LEGGE 300/70, e nello specifico anche dal CCNL, è da molto tempo che  i lavoratori stanno subendo ciò;  è arrivato il momento di dire basta, il tutto verrà denunciato alle autorità competenti.