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PRATELLA – Calunnie e diffamazione, noto imprenditore denuncia l’accaduto

PRATELLA – Ancora non si riesce a fare chiarezza sulla vicenda che da qualche giorno sta generando un vortice di chiacchiericcio nei confronti della famiglia Cacciola. A fare il punto della situazione è Mauro Cacciola, figura di spicco nel mondo dell’imprenditoria alimentare dell’alto casertano. Da giorni la famiglia Cacciola ritiene di aver subito calunnie da parte di alcuni compaesani in merito ad una vicenda riguardante la figlia dell’imprenditore Cacciola, la quale ha svolto la professione di infermiera professionale in un ospedale lombardo contrastando in prima linea la diffusione del covid19.  Sembrerebbe che, secondo alcuni residente del paese, quest’ultima a seguito di un trasferimento dalla Lombardia alla regione Molise, sia tornata nel comune di Pratella e, praticando una totale inosservanza di tutte le misure restrittive imposte dalla pubblica autorità in merito alla limitazione del contagio da corona virus, abbia preso parte ad una presunta festa di cui non si conosce bene ne il luogo e ne la ragione di tali festeggiamenti. Ad intervenire sulla vicenda è il padre Mauro Cacciola, il quale dichiara quanto segue: “Sono giorni che io e tutta la mia famiglia siamo amareggianti per quanto accaduto, sentire queste voci dettate da sentimenti ignobili e cattivi che colpiscono una giovane ragazza che ha avuto la sola colpa di fare bene il suo lavoro fino in fondo con spirito di lealtà, abnegazione e amore per il prossimo al punto tale da mettere a repentaglio la sua vita per aiutare i tanti pazienti che ospitava la struttura sanitaria dove ha prestato servizio mi offende, sia come uomo che come padre, ma soprattutto offende la dignità di una giovane lavoratrice. Gli spostamenti di mia figlia sono tutti certificati, mia figlia è tornata da Milano dopo essersi sottoposta a tre tamponi consecutivi, risultati tutti e tre negativi al coronavirus. Dopo essere tornata da Milano, in tarda serata, ha pernottato in una zona della casa in cui noi non viviamo da tempo e subito dopo, nelle prime ore del mattino successivo è partita per il Molise per prendere servizio presso una nuova struttura sanitaria. Mi chiedo quindi, quando mia figlia sia potuta essere presente ad una festa tra amici visto che non ha avuto il tempo necessario di incontrare proprio nessuno? A seguito degli incessanti pettegolezzi ho deciso in accordo con il mio legale di fiducia, avvocato Stefano Puca, di esporre denuncia per il momento contro ignoti. Andrò avanti finché non si sia ristabilita la verità dei fatti. Prima che per mia figlia, lo faccio per difendere soprattutto una giovane donna che nonostante le difficoltà ha deciso di mettere in pericolo la sua di vita per difendere quella degli altri. Da alcuni mi sarei aspettato solidarietà per quanto accaduto, mi aspettavo che il mio telefono suonasse per chiedermi come stavo e come stava mia figlia, ma il mio telefono ha suonato solo per altri motivi. Ringrazio molto chi mi è stato accanto, ma non posso dimenticare chi, in un momento così particolare ha preferito colpire alle spalle calunniando e diffamando la mia famiglia; ma di questo ne risponderà nelle sedi opportune. In ogni caso ci tengo a ringraziare per la vicinanza il sindaco di Prata Sannita Damiano De Rosa, il sindaco di Capriati a Volturno Giovanni Prato, il sindaco di Ailano Vincenzo Lanzone e il sindaco di Ciorlano Mauro Di Stefano; purtroppo non posso fare lo stesso nei confronti del sindaco del mio paese perché ha praticato una totale assenza invece di manifestare vicinanza e presenza”.

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un commento

  1. Siamo i soliti italiani idioti che hanno finta di piangere e di stimare e portate in alto ‘” i medici e gli infermieri che hanno rischiato e rischiano la vita per noi per il covid19″ e che poi, al minimo accenno di interesse proprio o personale che sia, si rivelano per quello che sono :”falsi, opportunisti, legati stretti ai propri piccoli piccoli interessi. Gli italiani non erano CAMBIATI, non sono cambiati e non camberanno mai.TRIESTE e VERA REALTA.Complimenti a Tua figlia per il coraggio mostrato ad accettare questa antipatica situazione.Alessandro Russo.