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TEANO – Il coronavirus spietato anche con la Madonna di Pompei: appuntamento quarantennale interrotto dall’epidemia

TEANO (di Nicolina Moretta) – Questa pandemia (dovuta al coronavirus) ha interrotto le nostre vite, le ha spezzate nelle consuetudini e nelle tradizioni. Nemmeno i terremoti avevano intaccato la consuetudine dei cittadini della città di Teano di andare in pellegrinaggio l’8 maggio alla Madonna di Pompei. Tradizione che si ripeteva sin dal 1980. E’ per questo motivo che il terziario Francescano Ginetto Chiaccio in concomitanza del giorno della supplica alla Madonna di Pompei ha voluto dedicare alla Madre Santa la sua preghiera:
“Sono trenta nove anni che io insieme ai miei amici e amiche siamo stati sempre presenti (nemmeno il terremoto ci ha fermati) ad un appuntamento importante: Pompei l’8 maggio per la supplica alla Beata Vergine che il fondatore, il beato Bartolo Longo definì:”L’ora del Mondo”. Quest’anno a causa del Covid – 19 non saremo presenti fisicamente, ma lo saremo spiritualmente. Il nostro bagaglio o Madre tu lo conosci e sai bene di cosa abbiamo bisogno. In questo tuo giorno solenne ti presentiamo le tante persone morte a causa del Coronavirus. I familiari che no hanno potuto adempiere al proprio dovere. Ti presentiamo i malati che sono negli ospedali. I malati terminali che portiamo nei nostri cuori. Ti presentiamo il nostro papa Francesco, che ingiustamente viene colpito da bugie. Ti presentiamo le tante famiglie che vivono disagi come la povertà, chi ha perso il lavoro, i commercianti di qualsiasi attività chiuse e che non sanno cosa fare.  Le coppie in fase di divorzio. Le persone sole e abbandonate. Coloro che non credono. Ti chiediamo la salvezza dell’anima, della nostra città di Teano, della nostra Diocesi di Teano – Calvi guidata dal nostro Pastore, il Vescovo Giacomo Cirulli. Tutto questo e altro che portiamo nel nostro cuore o Madre del Santo Rosario di Pompei presentalo a Gesù e Lui sicuramente ci aiuterà a portare il nostro bagaglio. Madonna di Pompei, o Madre nostra cara, o rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen. Salve Regina…”   

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