Sessa Aurunca / Mondragone – Un medico dell’ospedale San Rocco di Sessa coinvolto nella indagine condotta dai carabinieri della stazione di Teano che portò alla luce lo scandalo dell’assenteismo, è andata in tribunale per chiedere al giudice l’annullamento del suo stesso licenziamento. De Francesco Nives, sosteneva l’illegittimità del licenziamento intimatole dalla datrice di lavoro ASL di Caserta, e per questo ha chiesto al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in funzione di giudice del lavoro, di “dichiarare illegittimo, infondato, nullo, annullabile, inefficace il licenziamento intimato dall’A.S.L. Caserta, in persona del legale rappresentante pro tempore, a DE FRANCESCO NIVES; per l’effetto, ordinare all’A.S.L. Caserta, in persona del legale rappresentante pro-tempore, anche in applicazione dell’articolo 18 della Legge 300/70, di reintegrare la ricorrente nel suo posto di lavoro; condannare l’A.S.L. Caserta, in persona del legale rappresentante pro tempore, a pagare a DE FRANCESCO NIVES il risarcimento dei danni commisurati alla retribuzione non percepita dal giorno del licenziamento sino a quello della effettiva reintegra, in ogni caso non meno di 24 mensilità della retribuzione globale di fatto; condannare l’A.S.L. Caserta in persona del legale rappresentante pro tempore, a versare in favore del ricorrente i contributi previdenziali ed assistenziali”, con vittoria di spese. Al termine del processo, il Giudice del Lavoro dott.ssa Milena Cortigiano, ha respinto il ricorso e condannato De Francesco alla rifusione in favore della parte resistente delle spese di lite che si liquidano in euro 2mila.
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