Sparanise – Impianti rifiuti, quel “giocherellone” di Martiello: Addò Vere e Addò Ceca

UN CASO CURIOSO (seconda puntata) – “Addò Vere e Addò Ceca” è un detto napoletano che potrebbe rappresentare bene le azioni messe in campo dalla macchina amministrativa sparanisana in merito alla vicenda legata ai nuovi impianti per gestione dei rifiuti. Una questione che si arricchisce sempre più di dettagli curiosissimi e simpaticissimi. Fra essi i due pesi e le due misure adottate dall’amministrazione comunale di Sparanise guidata dal sindaco Salvatore Martiello nell’opporsi agli impianti. Infatti Martiello ha presentato tempestivo ricorso al Tar contro il progetto proposto dalla Garden. Ha dimenticato, invece, di fare la stessa cosa contro l’impianto della Encon. Incredibile ma terribilmente vero.
Come mai?
Mera distrazione?
A Martiello piace l’impianto Encon?
Tutte domande che, probabilmente, resteranno senza risposte concrete. Per ora sono i fatti a parlare e dicono che sono stati usati due pesi e due misure. Ma non tutto è perduto. Infatti, volendo, l’amministrazione comunale di Sparanise potrebbe ancora ricorrere al Tar contro l’impianto Encon. Infatti per una serie di circostanze il termine per proporre ricorso contro il decreto regionale che autorizza l’impianto scade il prossimo primo giugno 2020. Insomma Martiello ha ancora circa 40 giorni per riparare alla incomprensibile dimenticanza.
Lo farà?
Userà lo stesso peso e la stessa misura?
Eppure l’impianto della Encon – con decreto n.15 del 19/01/2020 è stato autorizzato a stoccare e trattare ogni anno complessivamente:  161.500 tonnellate di rifiuti e precisamente 27.000 tonnellate di rifiuti pericolosi   e 134.500 tonnellate di rifiuti non pericolosi (di cui 30.000 tonnellate di frazione organica).
Una quantità di rifiuti nettamente superiore rispetto a quella che gestirà la Garden. Eppure Martiello ha fatto ricorso solo contro la Garden. Addò Vere e Addò Ceca. In questa vicenda, finora, la fascia tricolore non è stato affatto salomonico.

Sparanise – Impianti rifiuti, la Encon è “invisibile” agli ambientalisti.