RAVISCANINA – Elezioni comunali e gruppi politici in crisi, lo Zar Masiello chiama Castrillo

RAVISCANINA – La calma apparente dei giorni scorsi è diventata, improvvisamente, frenesia. A soli cinque giorni dalla presentazione delle liste, tutte le compagini hanno capito che qualcosa al loro interno non quadra. E adesso, in preda a una strana forma d’isteria, tentano in pochi minuti di ricucire strappi storici. La notizia è sensazionale: Antonio Masiello, lo zar di trent’anni di politica raviscaninese, avrebbe chiamato il suo eterno avversario, Vincenzo Castrillo, per provare a sugellare un’alleanza che definire clamorosa sarebbe solo un pallido eufemismo. Voci vicinissime alle due ‘fazioni’ ci raccontano di un iniziale approccio telefonico che sarebbe avvenuto la scorsa notte. E ci sarebbero già le basi di un accordo: Vincenzo Castrillo non entrerebbe personalmente in lista ma proporrebbe l’inserimento di suo nipote, che di nome fa proprio Vincenzo Castrillo (28). Se la trattativa dovesse andare in porto, la famiglia Masiello avrebbe chiuso un grandissimo colpo, oltre che sancito ufficialmente la pace in una lotta politica iniziata nel 1985.  Altissima tensione anche in casa Napoletano: Raffaele Masiello si è convinto a sposare il progetto, e inserisce in lista il fratello Antonio. Manca, però, ancora una casella: le trattative con Enzo Rao sono ancora in alto mare e il veterinario batte tutte le strade possibili per completare il puzzle elettorale. Sono ridotte al lumicino, invece, le speranze di Daniele De Balsi per la sua “Fabbrica della buona politica”: a nulla sono serviti i contatti con gli storici dell’opposizione (che, come abbiamo visto, sono impegnati in altre, straordinarie, alleanze), e la base del movimento è ormai prossima alla resa. Ma c’è ancora tempo. Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo davanti a una settimana cruciale per la storia politica di questo paese.  GIOVANNI DE CRISTOFANO