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TEANO – Coronavirus, il sindaco D’Andrea precisa: il TG2 non ha detto bugie

TEANO – Il primo cittadino di Teano, Dino D’Andrea, interviene nella polemica nata dopo il servizio messo in onda ieri dal TG2. Un servizio nel quale il giornalista esordiva affermando: “una piccola eccellenza qui a Teano, nessun contagio da Covid19”. Probabilmente come afferma lo stesso sindaco sidicino si è trattato solo di un errore, magari dettato dalle necessità di adeguare il servizio ai tempi tecnici. Non si voleva dire che non vi sono mai stati contagi, bensì che tutti i contagi sono stati superati e che in questo momento Teano non vive criticità Coronavirus. (guarda il video)

La precisazione del sindaco:
“In merito all’articolo pubblicato testata giornalistica paesenews dal titolo “Bugie contagiose in onda su Rai2” si precisa quanto segue: Il servizio del giornalista Roberto Taglialegna giornalista Rai fa riferimento al modello Teano che ha raggiunto ad oggi e anche a di ieri e nei giorni precedenti contagi zero. Raccontando e dimostrando il modello di prevenzione e profilassi avviato con la prima ordinanza in Italia da parte il Comune di Teano associato ad un ulteriore modello di salute pubblica basato sulla diagnosi e cura domiciliare.  Noi non abbiamo una “cappa” antivirus ma abbiamo applicato un modello di prevenzione, profilassi, cura ed assistenza impeccabile, che non ci rende immuni a priori ma ci consente di ridurre i contagi e guarire i pazienti. Oggi, a Teano e nel distretto 14. grazie alla cooperazione istituzionale (Comune Asl) In 24 ore si esegue un tampone domiciliare, alla venticinquesima ora si inizia la terapia domiciliare, al quinto giorno il paziente è dichiarato guarito, dal tampone ma anche da un servizio di diagnosi radio ecografica domiciliare gratuita.  Questo è il “modello Teano”. (guarda il video)
Giusto per spiegarlo a chi non sa…dal 24 febbraio. mentre in Lombardia, si facevano aperitivi e nel resto dell’Italia si considerava questa infezione come un semplice “raffreddore”, noi applicavamo Le prime ordinanze di distanziamento sociale, Dettavamo le regole igienico profilattiche per gli esercizi commerciali ed addirittura annullavamo il mercato settimanale e Programmavamo Sanificazioni In serie di tutto il territorio comunale, anticipando di fatto Tutte le mosse di quella che poi sarebbe diventata una pandemia. Si diceva che stavamo esagerando creando allarmismo!
Ma quelle misure ci hanno fatto guadagnare un mese dal picco di contagio.  Poi arriva anche il momento della diffusione del virus e per affrettare i tempi della diagnosi usiamo (contro il parere di tutti e sotto la mia responsabilità) i kit veloci (i primi in Italia) che ci hanno consentito di Isolare tutti contatti dei presunti positivi, e circoscrivere le poche infezioni addirittura a domicilio, mentre tanti pazienti si recavano in Italia con i sintomi da Covid nel pronto soccorso, creando contagi a catena e la conseguenziale chiusura delle attività di ps.  Poi c’è stato anche da decidere come e dove curare questi pazienti, e con un patto di colleganza indissolubile con la medica territoriale decidemmo di somministrargli la terapia sperimentale “off label” a casa loro!
Un atto che suscitò polemiche e dissensi, ma che con il senno di poi ci ha consentito di guarire tanti pazienti, assistiti in tutto e per tutto da un apparato (Coc) formidabile anche nelle forniture di ossigeno. medicine e beni di prima necessità.  Ora come ora non dobbiamo abbassare la guardia, consapevoli che viviamo in un paese civile preso a modello di prevenzione e cura in Italia. (guarda il video)

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