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TEANO – Pacchi alimentari, il sindaco tenta di arginare la protesta: rattristato dalle polemiche

TEANO – La polemica nata intorno ai pacchi alimentari non si placa in paese. Ieri si è vissuta una giornata particolarmente turbolenta. Alcune famiglie avrebbero rifiutato i pacchi consegnati dalla protezione civile, altri, addirittura, hanno riportato i pacchi sotto al comune.
Emblematica la testimonianza di un cittadino: “… sono tra le decine di persone che sono state sotto al comune, quindi tenevo a specificare che noi che abbiamo fatto la domanda dei buoni spesa perché stiamo ancora in attesa ad avere la cassa integrazione che non ancora e arrivata. Quindi è lo Stato che ha dato un sussidio che poi i dirigenti del nostro comune hanno fatto a chi in più e chi in meno che poi con nostri buoni l’hanno data a tutti. Non è modo di darmi un pacco di quelle condizioni mentre ad altri più benestanti hanno avuto di tutto e di più…”. 

La posizione del sindaco Dino D’Andrea:
Non vi nascondo che le polemiche sui doni alimentari mi rattristano, abbiamo distribuito in urgenza ed in sicurezza a chiunque ha prodotto domanda i beni di prima necessità, a tutti perché l’ufficio non ha terminato l’istruttoria, ma è solo la prima fornitura ed è stata effettuata per necessità impellenti delle famiglie che vivono una crisi socio economico importante. Il governo ha inviato una tantum fino al 31 luglio una cifra secondo me irrisoria: per 1 singolo componente 100 euro da spendere fino a luglio; per un nucleo fino a 3-4 persone 200 euro e per nucleo maggiore di 5 componenti 300 euro, alle persone che non hanno reddito attuale. Mi dispiace ma non avete colto il senso della misura, che consiste nell’inviare con immediatezza i beni alle famiglie, specie nel periodo pasquale, per alleviare il senso di sconforto e di disagio. Fatto ciò possiamo discutere ora di come migliorare il servizio; da ciò che intendo preferite i buoni spesa, che consentiranno acquisti al dettaglio ad un prezzo non all’ingrosso, vi spiego, voi con il buono comprerete un pacco di pasta ad 1 euro, il Comune o la Cooperativa con 1 euro ne comprerebbero all’ingrosso tre pacchi (della stessa marca), il risultato è triplicare la confezione ed esaudire i bisogni di tre famiglie e non di una. Abbiamo ragionato per alleviare il disagio economico anche di chi percepisce un piccolo reddito o di chi percepisce un reddito di cittadinanza basso (circa 100 euro), o di chiunque sia in difficoltà. Chiaro che elargendo i buoni verrà’ ridotto il numero di famiglie a cui toccherà. Domani gli uffici provvederanno a terminare l’istruttoria e sarà stilata una graduatoria definitiva. Il Coc continuerà con donazioni ed offerte, a stare vicino, con discrezione ed affetto, alle famiglie in difficoltà economica, come abbiamo sempre fatto”.

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2 commenti

  1. Il sindaco non ha tutti i torti, le risorse sono esigue.

    Quella a cui si è assistito è stata veramente un protesta inutile e sconsiderata fatta da soggetti che non capiscono lo stato dei fatti.

  2. chi ha buttato i pacchi alimentari sicuramente non ha bisogno!