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Coronavirus – I dati ISTAT: altri 4.782 casi e 727 vittime in 24 ore. Decessi raddoppiati al nord e quadruplicati a Bergamo

Coronavirus – Resi noti i dati provvisori dell’ISTAT sui contagi e i decessi in Italia a causa del Coronavirus. Altri 4.782 casi e 727 vittime in 24 ore e il governo comunica che le misure di prevenzione sono prorogate fino al 13 Aprile. Questo è ciò che risulta alla fine della giornata di oggi, 1 Aprile. “I numeri sono ancora preoccupanti e, se iniziassimo ad allentare, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale”, ha spiegato il premier Giuseppe Conte dopo aver firmato il nuovo Dpcm. La decisione, che già era nell’aria da qualche giorno, è arrivata dopo che l’ISTAT ha diffuso i dati sul numero dei decessi. Purtroppo il quadro che è emerso al nord, è ancora preoccupante. Sono stati registrati il doppio dei decessi nel settentrione della penisola e il quadruplo degli stessi nella città di Bergamo. Il dossier si riferisce ai dati sulle persone morte nei primi 21 giorni di marzo e li paragona alla media registrata nello stesso periodo negli anni che vanno dal 2015 al 2019. Nel rapporto, che tiene conto di 1.084 comuni, si evidenzia in particolare la situazione di Bergamo, dove i decessi sono quasi quadruplicati passando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020. L’aumento dei decessi è ravvisabile solo a partire dalla fine di febbraio e dalla prima settimana di marzo ed è concentrato nei comuni del nord e del centro in cui l’epidemia si è diffusa di più. Ovviamente i dati finora emersi da una prima analisi ufficiale degli effetti del coronavirus sulla mortalità in Italia, saranno aggiornati ed estesi ad un numero sempre maggiore di comuni, “in modo da rendere disponibile alla comunità scientifica, ai decisori e ai cittadini dati di dettaglio utili per la comprensione delle dinamiche in atto”, precisa l’ISTAT. Ieri, l’Istituto superiore di Sanità, ha fatto sapere che la curva di crescita del contagio sembra essere arrivata al picco, ma ci vorrà ancora del tempo prima di iniziare la discesa. Quanto tempo però ancora non si sa. Quel che è certo, è che le misure di prevenzione dureranno ancora e che Pasqua è Pasquetta saranno festeggiate tra le mura domestiche. “Dobbiamo stare a casa ancora e rispettare il distanziamento sociale, che ci sta portando a risultati positivi. Andare a fare Pasqua e Pasquetta fuori? Assolutamente no“, è stata la risposta fornita dal capo della Protezione Civile Borrelli a chi gli ha fatto notare come da diverse parti d’Italia arrivino segnalazioni di iniziative per le prossime festività.

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