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foto di repertorio

Roccamonfina – Coronavirus, anziano contagiato alla Neuromed. Parla la nipote per rassicurare la comunità roccona

 Roccamonfina –  Mio nonno, paziente di 83 anni, ricoverato nel reparto di neuro riabilitazione della Neuromed di Pozzilli da metà di gennaio, dopo un ictus, stava svolgendo le terapie opportune per la deambulazione quando si è ritrovato a combattere contro il coronavirus. Una scoperta fatta quando già i protocolli ospedalieri avevano già vietato l’ingresso per le visite familiari. Mio nonno attualmente è in una situazione preoccupante in quanto debole per le sue diverse patologie ma non disperata, i parametri vitali sono stabili ma monitorati costantemente dal personale sanitario. Ci tengo a sottolineare che nonno non è deceduto come diversi articoli riportano e di smetterla di alimentare ansie. Inoltre ci terrei a rassicurare il popolo di Roccamonfina in quanto nonno non ha avuto alcun tipo di contatti con la comunità e che l’unica persona che ha avuto un piccolo contatto con lui, è stato il figlio che si recava in ospedale nonostante gli accessi alle visite erano negate solo per ritirare e consegnare la biancheria al personale sanitario. Nonostante il figlio non abbia avuto un contatto diretto comunque ha ritenuto opportuno contattare l’ASL e il sindaco per attenersi al protocollo. Attualmente il figlio si trova in quarantena precauzionale presso il suo domicilio e si presenta asintomatico”.
Queste le parole della nipote dell’anziano contagiato da coronavirus mentre si trovava ricoverato nella struttura riabilitativa Neuromed di Pozzilli. La donna ha inteso fare alcune precisazioni per rasserenare la collettività roccana ma anche per smentire alcune voci che davano per morto l’anziano.

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