Conca della Campania – L’antico Castello del paese si sbriciola, Italianostra ha inserito il complesso all’interno della lista rossa. La speranza è che presto si possano attuare le giuste iniziative per il recupero della struttura. Il complesso è una rarissima testimonianza in Terra di Lavoro di un castello-palazzo di scuola catalana, con grandi cantine per olio e vino, residenza signorile, botteghe feudali, appartenuta a grandi famiglie nobiliari, poi ceduto a famiglie borghesi e diviso. In costante disfacimento per l’abbandono, le infiltrazioni, la perdita di infissi e per lavori del tutto incongrui. Gli affreschi sono in pericolo e prossimi al totale disfacimento.
Motivazione della scelta:
Il castello di Conca della Campania sorge a monte del borgo medievale di Conca in posizione elevata e di difesa grazie a uno strapiombo ad ovest. Sul lato est si levano i ruderi di un dongione normanno a pianta circolare ormai adeguato al livello della circostante rocchetta quadrilatera, rielaborata e munita di torri e di scarpata a fine Trecento. A sud fu costruito in età rinascimentale il palazzo fortezza della potente famiglia De Capua collegato alla rocchetta attraverso una torre circolare. È a pianta quadrilatera con chiari elementi di architettura gotico “catalana”, come i contorni delle bucature e la scala monumentale scoperta nel cortile che accede al primo piano. L’ala ovest adiacente la scala, è stata devastata nel secondo conflitto mondiale e ricostruita in modo non filologico. L’ala est è quella conservata meglio, pur con incongrui rimaneggiamenti conserva il portale in tufo scolpito, l’androne con un importante ciclo di affreschi, ora in rapido deterioramento, una magnifica scuderia a volte in stile gotico e il cammino di ronda con feritoie per arco e armi da fuoco. L’ala sud è abbastanza conservata ma è stata pesantemente manomessa da lavori poi interrotti, ed è in deterioramento rapido. Solo la magnifica scuderia è di proprietà del Comune di Conca, la restante parte è divisa tra un paio di proprietari, uno dei quali ha realizzato alcuni lavori. L’altro proprietario, dato lo stato di abbandono degli infissi e delle murature, non sembra curarsi della sorte dell’edificio. Il castello e la rocchetta sono dirimpetto al Municipio e adiacenti la principale piazza del paese, dunque ben visibili ed accessibili. Tuttavia l’edifico è praticamente inabitabile e solo una delle botteghe che affacciano a sud è usata (peraltro con una ‘improbabile’ tettoia recentemente appoggiata al castello).