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Pantaleo di Pilato

Mondragone – Uccise l’anziano amico con decine di coltellate, indagini chiuse: c’è l’aggravante della crudeltà

Mondragone – Sono state chiuse le indagini per il delitto Di Pilato. Un atroce delitto consumato fra mura domestiche, fra due vecchi amici. L’accusa ha ipotizzato l’aggravante della crudeltà. Al culmine di una lite Francesco Pernici uccise l’amico Pantaleo Di Pilato. L’Indagato, difeso dall’avvocato Gabriele Gallo, è ai domiciliari, data anche l’età e le condizioni di salute precarie. I due anziani si conoscevano e l’uomo era stato a casa della vittima, novantaquattrenne, e dopo una lite si scagliò contro Di Pilato con un taglierino infliggendo numerose coltellate. Lo lasciò in una pozza di sangue scappando per poi lui stesso confessare il delitto. Secondo la ricostruzione dei carabinieri guidati dal tenente colonnello Loreto Biscardi, l’omicida, ultraottantenne, mentre discuteva con la vittima per vecchi dissapori mai risolti venne, colto dall’ira,  con un’arma uccise l’amico. Lasciò l’abitazione in viale Marechiaro, richiudendo la porta dell’appartamento alle sue spalle. Venne ritrovato dai carabinieri di Mondragone e poco dopo confessò il delitto.  La vittima, Pantaleo Di Pilato, aveva un rapporto molto stretto col suo aggressore. Era un uomo distinto e cordiale che passeggiava per le vie del lungomare mondragonese in compagnia del suo cane, un meticcio di piccola taglia.

 

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