ROMA (francesco mantovani) – Anno 2012 nero per il lavoro. I licenziamenti hanno superato quota un milione (1.027.462). Un aumento del 13,9% rispetto al 2011. Lo si apprende dal sistema delle comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro. Nel solo ultimo trimestre sono stati 329.259 (un aumento del 15,1% sullo stesso periodo 2011). Nell’intero 2012 sono stati attivati circa 10,2 milioni di rapporti di lavoro a fronte di 10,4 milioni cessati, nel complesso, tra dimissioni, pensionamenti, scadenze di contratti e licenziamenti. I licenziamenti registrati nel periodo riguardano sia quelli collettivi, sia quelli individuali (per giusta causa, per giustificato motivo oggettivo o soggettivo). Tornando al quarto trimestre del 2012, le nuove assunzioni sono state oltre 2,2 milioni con un calo del 5,8% rispetto al quarto trimestre del 2011. Assunzioni che corrispondono a poco più di 1,6 milioni di lavoratori interessati, in ampio decremento: l’8,2% in meno rispetto al quarto trimestre del 2011, con valori negativi maggiori tra i giovani (-13,9% e -10,9% rispettivamente tra i 15-24enni e i 25-34enni). I lavoratori over-55, tra i 55 e i 64 anni registrano un leggero incremento (+0,4%), mentre più sostenuto è l’aumento, sempre rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, degli ultrasessantacinquenni interessati da un nuovo rapporto di lavoro (+7,6%). Infine, sempre nel quarto trimestre del 2012, complessivamente, i rapporti di lavoro terminati sono stati poco più di 3,2 milioni con una lieve diminuzione dello 0,2% rispetto al quarto trimestre 2011.
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