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Caserta / Marcianise – Morta dopo aborto spontaneo, 7 medici davanti ai giudici dell’Appello

Caserta –  Una giovane donna morta dopo un intervento abortivo, la madre chiede giustizia. I giudici di primo grado si sono già espressi. Ora la vicenda è davanti ai giudici del tribunale dell’Appello di Napoli. Il processo di secondo grado è a carico di 7 persone, tra medici ed infermieri degli ospedali di Caserta e Marcianise. Sono accusati della morte di Maria Ammirati, 35 anni, dopo un aborto. In primo grado sono stati condannati a 4 anni Maria Tamburro, Maria Golino e Luigi Vitale, mentre 3 anni erano stati inflitti al ginecologo che aveva in cura la ragazza, Nicola Pagano. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha impugnato la sentenza, pronunciata a luglio dell’anno scorso dal giudice Orazio Rossi, per i tre assolti: Carmen Luigia De Falco, Andrea Fusco e Pasquale Parisi per i quali sono state evidenziate carenze nelle motivazioni che hanno portato al verdetto assolutorio. Maria morì nell’estate del 2012 dopo un intervento di amniocentesi in seguito al quale iniziò a soffrire di forti dolori addominali. Sintomi che la spinsero a recarsi all’ospedale di Caserta dove le venne diagnosticata una colica renale e dimessa. Il giorno successivo la 35enne si recò all’ospedale di Marcianise dove finalmente venne acclarata la perdita di liquido amniotico e la morte del feto. L’infezione provocò nella donna una neuropenia. Maria firmò e lasciò l’ospedale e si recò nuovamente all’ospedale di Caserta dove arrivò, in serata  in condizioni già gravissime. Morì nella notte

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